Pubblica Amministrazione, il decreto del Fare elimina il fax. D’ora in poi comunicazioni solo attraverso le e-mail
Definita da qualcuno una vera e propria legge "ammazza-fax" in realtà sembra essere essenzialmente una necessaria normativa per mandare finalmente in pensione anche nella Pubblica Amministrazione uno degli strumenti di comunicazione che oggigiorno non può che ritenersi obsoleto. Parliamo del Fax che dopo anni in cui si parla di digitalizzazione della pubblica amministrazione sembra essere arrivato finalmente il primo riconoscimento di un vero e proprio avvicinamento alla tecnologia da parte della macchina dello Stato.
E' stato infatti inserito un emendamento al decreto del Fare da parte del Pd e della Lega in cui viene delineato l'obbligo d'ora in avanti di realizzare le comunicazioni all’interno della Pubblica Amministrazione debbano avvenire per via telematica, con l'invio di una più moderna mail. Un emendamento che in qualche modo crea la fine di una vera e propria epoca visto che nessun ufficio potrà più inviare fax nemmeno come prova di conferma di un'ipotetica avvenuta richiesta. L'emendamento sembra andare contro anche alla famosa sentenza del Tar della Puglia, che lo aveva ritenuto unico strumento "idoneo" e giuridicamente valido per le comunicazioni tra pubbliche amministrazioni.
Il fautore di tale decisione risulta essere il senatore democratico Francesco Russo, che dopo una prima parziale bocciatura alla Camera per un emendamento analogo presentato dal deputato Pd Paolo Coppola. Oltretutto secondo il codice dell'amministrazione digitale già dal 2005 sarebbe prevista la trasmissione dei documenti all’interno della Pubblica Amministrazione proprio attraverso le più moderne mail. Una soluzione che potrebbe far risparmiare almeno qualche soldo degli 11 milioni di tonnellate di carta all’anno che viene utilizzata.