La Commissione Europea ha aperto due investigazioni per abuso di posizione dominante nei confronti di Qualcomm, azienda produttrice di processori. La prima cercherà di scoprire se l'azienda, leader nel settore dei chip utilizzati per la trasmissione di voce e dati, ha offerto incentivi finanziari ai propri clienti che decidevano di acquistare componenti esclusivamente da Qualcomm. La seconda investigazione, invece, si concentrerà sulla presunta strategia dell'azienda che prevedeva un abbassamento dei prezzi – al di sotto del costo di produzione – talmente incisivo da costringere i concorrenti ad uscire dal mercato.
"Stiamo avviando queste indagini perché vogliamo essere sicuri che i produttori di componenti possano competere con la qualità dei loro prodotti" ha spiegato Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza. "Molti clienti utilizzano dispositivi elettronici come smartphone e tablet. Vogliamo assicurarci che ottengano qualità in cambio dei loro soldi". La Commissione ha già preso di mira altri colossi americani in passato, come l'abuso di posizione dominante di Google e il business degli ebook di Amazon. Ma anche la stessa Qualcomm, già indagata nel 2007 e nel 2011 per gli stessi motivi.
"Siamo stati informati delle procedure iniziali avviate dalla Commissione Europea riguardanti due investigazioni sulla vendita dei chip da parte di Qualcomm" ha spiegato un portavoce dell'azienda in una nota. "Gli investigatori hanno ora la possibilità di ottenere ulteriori informazioni, ma questa procedura non rappresenta una vera e propria accusa nei confronti dell'azienda. Siamo delusi da questa azione, ma continueremo a collaborare come abbiamo sempre fatto con la Commissione". Se giudicate colpevoli, in azioni legali come questa le aziende possono arrivare a pagare fino al 10% dei ricavi globali.
