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Germania, Qualcomm trascina (di nuovo) Apple in tribunale

Qualcomm ha nuovamente citato la realtà di Cupertino in tribunale, a Monaco, richiedendo un risarcimento danni per l’importazione e la vendita degli iPhone in Germania.
A cura di Marco Paretti
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A nulla sembra servire la sicurezza del CEO di Qualcomm nel dire che tra l'azienda produttrice di processori e Apple l'accordo è imminente: Qualcomm ha nuovamente citato la realtà di Cupertino in tribunale, a Monaco, richiedendo un risarcimento danni per l'importazione e la vendita degli iPhone in Germania. La richiesta si poggia sulle stesse basi di quelle che hanno portato Qualcomm a citare Apple negli Usa con l'obiettivo di bloccare le vendite dello smartphone della mela. Secondo il produttore di chip i termini di licenza FRAND – cioè quelli che godono di condizioni giuste, ragionevoli e non discriminatorie – non riguarderebbero i brevetti in questione e Qualcomm avrebbe quindi diritto a parte dei ricavi delle vendite e l’importazione degli ultimi iPhone in Germania.

"Le invenzioni di Qualcomm rappresentano il cuore di ogni iPhone e vanno al di là delle tecnologie modem e standard di telefonia cellulare” ha spiegato Don Rosenberg, vice presidente e consulente legale di Qualcomm, responsabile della produzione dei chip che consentono agli iPhone di connettersi alle reti telefoniche. La battaglia legale tra le due società prosegue ormai da diverso tempo ma nel corso degli ultimi mesi ha raggiunto dimensioni considerevoli ed è stata caratterizzata da retroscena piuttosto particolari. Attualmente, infatti, quattro costruttori partner di Apple hanno controquerelato Qualcomm per la supposta violazione del Sherman Act, una legge antitrust degli Usa.

L'elemento particolare è che Apple sta attualmente finanziando la battaglia legale di queste quattro aziende – Hon Hai Precision Industry Co, Wistron Corp, Compal Electronics Inc e Pegatron Corp – contro Qualcomm, in una mossa che ha tutto l'aspetto di una presa di posizione volta a mostrare i muscoli. D'altronde Apple non è di certo una società che si fa spaventare da una battaglia legale e gli oltre 250 miliardi di dollari nelle sue casse le consentono di sopportare qualsiasi pressione di questo tipo. E di finanziare le battaglie dei partner senza troppi problemi. Da parte di Apple la risposta a Qualcomm è sempre stata dura, definendo "inaccettabili" i termini del contratto e assicurando di voler "difendere con vigore" il suo business.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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