Quando Beppe Grillo voleva combattere gli sprechi con un software [VIDEO]

Grillo combatte gli sprechi della politica italiana con un software. Dopo il grande successo ottenuto dal Movimento 5 Stelle durante le ultime elezioni politiche, torna a far parlare di se un filmato pubblicato circa un anno fa sull' account ufficiale di Beppe Grillo, all' interno del quale il comico genovese (anche se ormai la sua attività principale è decisamente differente oggi) mostrerebbe in anteprima un algoritmo rivoluzionario attraverso il quale sarebbe possibile individuare gli sprechi della politica italiana degli ultimi anni.

Tutta la storia girerebbe intorno all' algoritmo SVG 4 capace di elaborare (prendendo spunto dalle parole utilizzate da Grillo, che potete ascoltare all' interno del filmato) outsourching & croudsourcing che, secondo il leader del Movimento 5 Stelle, dovrebbero eseguire una ricerca incrociata tra tutti i dati fiscali appartenenti ai politici italiani contenuti all' interno di tutte le banche mondiali e quelli contenuti all' interno delle dichiarazioni dei debiti degli stessi.

Secondo Grillo, poi, una volta elaborati questi dati, l' algoritmo sarebbe poi capace di calcolare gli sprechi della politica partendo da uno stipendio legittimo di 1.200 € al mese per ogni politico e dichiarando idonei al sequestro tutti i beni eccedenti riscontrati. A tal proposito, da buon comico, Grillo nel filmato afferma: si porranno dei sequestri come per i mafiosi. Per loro ci siamo riusciti, ma questi sono leggermente peggio. Insomma, il solito tocco di classe.

Tanto per essere sicuri, abbiamo chiesto un parere tecnico sul fantomatico software al nostro esperto informatico Rosario Leo, per comprendere esattamente quanto di vero ci potesse essere nelle parole di Grillo:

Sorvolando sulle supercazzole e sull’uso creativo di termini come outsourcing e crowdsourcing e volendo anche credere all’esistenza del software, cosa per altro fattibile, rimangono enormi perplessità sulla fase di raccolta dei dati stessi (per questo ritengo superfluo il mio parere tecnico sul software in sé) e su una eventuale normalizzazione degli stessi. I dati che servirebbero per conudurre un’analisi esaustiva sono spesso difficilmente rintracciabili e quantomai frammentati, soprattutto nel caso di persone che hanno proprietà  o svolgono attività all’estero, senza contare che molto spesso accedervi senza autorizzazione costituisce reato.

Il colpo di grazia dell' SVG 4 lo darebbe raccogliendo i dati anagrafici dei politici (con tanto di passaporto) per prepararli all' espatrio perchè indegni di rimanere in Italia: insomma, nient'altro che una supercazzola prematurata con scappellamento a destra.