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Quanto sono pericolosi i droni per un aereo? Ecco il primo video di un impatto reale tra due velivoli

In poco tempo i droni a scopo ricreativo sono diventati un hobby piuttosto diffuso nel Mondo, questo desta non poche preoccupazioni, anche in ragione di diversi episodi documentati di schianti contro dei velivoli, per fortuna senza vittime. Per la prima volta è stata riprodotta una collisione reale in laboratorio. I risultati sono preoccupanti.
A cura di Juanne Pili
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I ricercatori dell’Università di Daytona nell’Ohio hanno realizzato un crash test piuttosto curioso, quello tra un drone sparato da un cannone contro l’ala di un aereo, per simulare gli effetti di impatto in volo. Sono tanti gli incidenti che coinvolgono dei droni registrati ogni anno, ma il primo a coinvolgere un aereo risale all’anno scorso, in Canada. Si tratta del primo incidente documentato di questo genere. Il drone volava al di fuori del raggio delle 3,5 miglia dall'aeroporto internazionale Jean Lesage, ad una quota di 1.500 piedi, ben più del consentito secondo le leggi canadesi. Il drone colpì l'ala del velivolo causando danni che per fortuna non hanno impedito l’atterraggio in sicurezza, senza riportare feriti. A pochi mesi di distanza un altro drone si schiantò contro un elicottero militare Blackhawk nei cieli di Staten Island a New York, anche in questo caso non ci sono state vittime. A dispetto delle varie legislazioni vigenti il pericolo che prima o poi una collisione tra droni e velivoli possa rivelarsi mortale è sempre più sentito, tanto più che parliamo di un mercato in pieno sviluppo.

Un pericolo da non sottovalutare

La simulazione dei ricercatori di Dayton è avvenuta proprio a seguito dell’ultimo incidente a New York. Così un drone DJI Phantom 2 è stato sparato contro l’ala di un aereo Mooney M20. I risultati sono sorprendenti, per quanto piccolo, alla velocità di 238 miglia orarie è stato in grado di creare uno squarcio nell’ala metallica, di quelli che renderebbero difficile un atterraggio d’emergenza ai piloti più esperti. Il video della simulazione è stato presentato al summit annuale dedicato ai droni “Unmanned Systems Academic”, tenutosi nell’agosto scorso proprio a Dayton. La preoccupazione maggiore è verso tutti quegli hobbisti che lanciano i loro droni, i quali sono in aumento, e avere un brevetto per utilizzarli non trasforma nessuno in piloti esperti, tanto meno aiuta a comprendere dal vivo i rischi in relazione alle rotte aeree, come ha spiegato il capo del gruppo di ricerca Kevin Poormon:

Volevamo aiutare la comunità aeronautica e l'industria dei droni a comprendere i pericoli che anche i droni ricreativi possono rappresentare per gli aerei con equipaggio prima che si verifichi un evento significativo.

La prima collisione reale riprodotta in una simulazione

Ad oggi sono ancora pochi gli studi di questo tipo. Significa che i dati sui danni che i droni possono fare a dei velivoli sono ancora scarsi, le informazioni disponibili provengono per lo più da simulazioni, mai era stata riprodotta una collisione reale, come è stata fatta a Dayton. Fino ad allora i ricercatori si erano occupati solo dei cosiddetti “bird strike”, ovvero dei danni che i volatili potevano fare ai velivoli. É stato quindi fondamentale il supporto di chi ai droni ci tiene particolarmente, come gli esperti del Centro nazionale di formazione e certificazione del Sinclair College. Una evidenza prodotta dalla simulazione – che non poteva essere data per scontata – è che per quanto gli uccelli rappresentino lo stesso un pericolo per gli aerei, l’impatto anche con piccoli droni è senz'altro più traumatico. Se per i primi esistono già studi e sono stati apportati accorgimenti, sui droni c’è ancora tanto da lavorare. Nuovi test sono previsti con droni simili ma più grandi e su altre strutture aerospaziali. Sarà fondamentale anche un intervento delle istituzioni, al fine di aggiornare le normative vigenti.

Attenzione e non demonizzare i droni

Lo scopo di ricerche come questa non deve essere frainteso, anche se possono sortire prevedibili reazioni allarmiste. L’emergere di nuovi sistemi aerei senza equipaggio nei mercati è di fondamentale importanza, da tempo anche colossi come Amazon vogliono sfruttare la tecnologia dei droni per il loro sistema di spedizioni, una prima consegna di questo tipo è stata realizzata già nel 2016. Si tratta – come per tutte le nuove tecnologie – di riconoscerne i potenziali rischi ed effettuare i debiti accorgimenti.

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