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Queste lenti a contatto hanno un display e una fotocamera incorporati

Una startup nata nel 2017 ha mostrato il suo primo prototipo di una lente a contatto con display incorporato, che funzionerà da visore per la realtà aumentata. In futuro nel gadget sarà incorporato un sensore di immagine per aiutare chi ha problemi di vista a orientarsi nello spazio anche in condizioni di luce difficili.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il futuro della realtà aumentata potrebbe passare non solo da ingombranti visori o da speciali occhiali hi tech, ma anche da dispositivi minuscoli e invisibili come lenti a contatto. Le aziende che stanno pensando a dispositivi smart da fare aderire direttamente agli occhi sono diverse, ma l'ultima ha mostrato al CES un prototipo del suo dispositivo che ha incuriosito molti. Si chiama Mojo Vision, e ha realizzato una lente a contatto con display e fotocamera incorporati che oltre a fornire all'utente informazioni utili provenienti dallo smartphone potrebbe aiutare persone con problemi di vista a orientarsi meglio nello spazio che le circonda.

L'aspetto del dispositivo è quello di una normale lente a contatto, ma al suo interno è inserito un display ad altissima definizione che visto da lontano ha l'aspetto di un puntino verde. Si tratta in effetti di un sistema di micro LED monocromatici che, in modo simile ad altri sistemi di realtà aumentata, permette di sovrapporre le informazioni desiderate a quel che l'utente sta vedendo. Le informazioni possono essere di qualunque tipo, come le notifiche provenienti dallo smartphone, le previsioni meteo o molto altro. Dentro alla lente è incorporato anche un sensore di immagine stabilizzato da uno di movimento: le immagini riprese possono essere elaborate da un algoritmo che riconosce i contorni degli oggetti in tempo reale visualizzandoli sul display, per aiutare a vedere in condizioni di scarsa luminosità.

L'ultimo sistema integrato è un trasmettitore per l'invio e la ricezione dei dati da visualizzare: il processore e la batteria fondamentali per il funzionamento del dispositivo non possono in effetti essere rimpiccioliti a sufficienza per risiedere a contatto con l'occhio, e andranno indossati altrove. Chi ha potuto assistere alla dimostrazione del dispositivo ne è rimasto colpito, anche se in realtà nessuno ha ancora potuto indossarlo: Mojo ci sta lavorando da anni e pur essendo finalmente arrivata a mostrare il primo prototipo, quest'ultimo è ancora una versione basilare che incorpora il solo display; le altre componenti vanno ancora miniaturizzate e incorporate, ma per farlo e arrivare così a un prodotto finale ci vorranno ancora anni.

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