Questi guanti ti faranno sentire gli oggetti nel metaverso di Facebook come se li stessi toccando
Con il cambio di nome del gruppo Facebook in Meta, la multinazionale guidata da Mark Zuckerberg inizierà a parlare in modo sempre più insistente di metaverso – la simulazione online in realtà virtuale che da qui a 10 anni potrebbe arrivare a ospitare milioni di persone. Mentre la maggior parte delle persone si chiede se un futuro simile sia perfino desiderabile, gli ingegneri di Meta hanno presentato uno dei suoi tasselli fondamentali: un paio di guanti che permetteranno di toccare gli oggetti della realtà virtuale sentendone la sensazione sulla pelle come se fossero reali.
Come sono fatti i guanti tattili di Meta
I dispositivi sono apparsi in un video pubblicato nella giornata di ieri, ma i ricercatori di Meta ci lavorano ormai da anni. Si tratta di un paio di guanti che innanzitutto funzionano da controlli per la realtà virtuale: innanzitutto i sensori contenuti al loro interno permettono di rappresentare il movimento del palmo e delle cinque dita nel mondo digitale, mentre dei marcatori grafici consentono alle videocamere installate sui visori di capire dove le mani sono posizionate nello spazio 3D, visualizzandole nel punto corretto della simulazione. La novità sono degli attuatori relizzati con valvole ad aria, posizionati in gran numero sul palmo dei guanti e lungo le dita e pronti a gonfiarsi e sgonfiarsi all'occorrenza.
Sentire e afferrare il virtuale
Con un'azione coordinata le valvole possono compiere due azioni: da una parte far premere delicatamente il guanto sulla pelle, e dall'altra offrire resistenza ai movimenti delle mani, per rendere ad esempio più difficile piegare le dita in una presa. Il tutto serve ad altrettanti scopi: simulare l'esperienza del tatto in un punto preciso – dai polpastrelli al dorso – e dall'altra far credere di stare veramente afferrando gli oggetti presenti nel mondo virtuale: queste due esperienze combinate dovrebbero restituire sensazioni credibili quando si tratta delle più comuni operazioni quotidiane, dallo stringere mani al giocare.
I guanti mostrati non sono ancora perfetti, e i ricercatori dovranno migliorarli ancora in numerosi aspetti come precisione delle sensazioni rappresentate, dimensione generale dei dispositivi, restituzione di sensazioni accessorie come il calore e non per ultimo processo di produzione per realizzarli in tutte le taglie necessarie. Prima di vederli sul mercato passerà dunque molto tempo, ma il gruppo non ha fretta: la sua visione di metaverso non si concretizzerà ancora per anni.