Questo aereo della NASA farà Milano-Napoli in 22 minuti (senza fare rumore)
Una caratteristica degli aerei supersonici è che sono al contempo decisamente rumorosi: superare la velocità del suono comprime l'aria antistante il velivolo provocando una deflagrazione che si può sentire distintamente da terra anche quando il velivolo che la provoca sta transitando a migliaia di metri di altezza. Non è un caso che questo tipo di voli nello spazio aereo civile sia stato sottoposto a regolamentazione in tutto il mondo, ma presto potrebbe iniziare a solcare i cieli un aereo capace di volare a velocità supersoniche producendo però un rumore che a terra risulta di poco più intenso a quello di una porta che sbatte.
Il velivolo è stato progettato dalla NASA che l'ha battezzato X-59 Quesst, ma in realtà se ne parla già dal 2016, quando era stato ideato proprio come dimostratore per il volo a basso boom sonico. Negli anni successivi lo sviluppo del prodotto è proseguito fino ad arrivare allo stadio attuale, nel quale l'agenzia spaziale statunitense ha affidato la produzione al produttore Lockheed Martin che dovrebbe terminarne la costruzione entro l'anno in corso. L'X-59 potrà toccare una velocità di punta di 1590 chilometri orari, ma la velocità in realtà non è il punto di forza del velivolo: di aerei capaci di superare la velocità del suono ne esistono già da tempo, e sono capaci di superare tranquillamente il limite massimo del velivolo progettato dalla NASA. Quel che X-59 potrà fare è arrivare a una simile velocità riducendo al minimo le emissioni acustiche derivanti dal superamento della barriera del suono.
Il cosiddetto boom sonico che normalmente è capace di spaventare anche chi si trova a terra, più di 15 chilometri di distanza da questi velivoli, nel caso di X-59 sarà percepito con un'intensità di appena 60 decibel, più bassa cioè di quella di una radio ad alto volume. Se così fosse l'aereo o le tecnologie che adotta potrebbero essere impiegati a bordo di velivoli commerciali, come aerei di linea, o militari: prima di saperlo però il produttore dovrà ultimarne la costruzione ed effettuare i primi voli di test, previsti per il 2021.