Questo braccio robot raccoglie frutta e tinteggia al posto tuo
Da tempo ormai tecnici e scienziati lavorano su come utilizzare la potenza e la versatilità di braccia e altre componenti robotiche per aumentare le capacità degli esseri umani, e l'ultimo esperimento condotto in questo senso dall'Université de Sherbrooke in Canada è uno dei più interessanti. Si chiama Exonetik ed è un braccio artificiale con tre giunture, che pensato per essere legato al corpo come una cintura e con una mano prensile in grado di svolgere compiti complessi come raccogliere frutta o tinteggiare.
Il dispositivo fa parte della categoria delle braccia robotiche soprannumerarie, ovvero gadget artificiali pensati per aggiungere un arto a quelli già a disposizione dei loro utenti, ed è composto di due parti. La prima è il braccio vero e proprio, che va assicurato attorno ai fianchi di chi usufruirà dello strumento; la seconda parte è un sistema idraulico che fornisce al braccio di Exokinetik la forza di muoversi. Questa componente è separata dal resto del braccio: risiede a terra ed è collegata a quest'ultimo solamente dai cavi elettrici per il controllo del braccio e dai tubi necessari alla circolazione dei fluidi in pressione che ne muovono le giunture.

In questo modo chi usa Exokinetik può muoversi senza un peso eccessivo addosso, a patto che rimanga alla portata dei cavi di collegamento. Nel video girato dai ricercatori, il braccio robot si mostra intento in varie attività di assistenza e viene controllato da una seconda persona, che impugna un telecomando che rappresenta il braccio in scala minore: muovendo con le dita le articolazioni del telecomando, Exokinetic si muove per replicarle.
Il problema sarà come fare per rendere Exokinetic capace di assistere i suoi colleghi in carne e ossa senza un operatore: solo in questo modo lo strumento realizzerà il suo potenziale, ma per ora gli algoritmi di intelligenza artificiale non sono ancora abbastanza avanzati da rendere il gadget capace di adattarsi a diverse situazioni. Del resto si tratta di un dilemma che i ricercatori dietro a Exokinetic condividono con quelli della maggior parte dei robot multifunzione esistenti: insegnare ai robot a vedere quel che si para loro davanti e agire di conseguenza.