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Questo dispositivo può ricreare ogni sapore del mondo

Il dispositivo ideato da un team della Meiji University in Giappone mette a contatto con la lingua cinque stringhe di gel trattate con molecole pensate per stimolare le papille gustative. Un circuito dosa la distribuzione degli ingredienti in mix modificabili con precisione, in modo da far percepire all’utente il risultato desiderato.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il cinema ci ha insegnato che vista e udito sono sensi particolarmente facili da ingannare; d'altro canto però altre esperienze, come quelle collegate al senso del gusto, sono decisamente più difficili da ricreare artificialmente e a piacimento. Le cose potrebbero cambiare con il Norimaki Synthesizer, un dispositivo realizzato da un team della Meiji University guidato da Homei Miyashita che, posizionato a contatto con la lingua, sembra poter ingannare le papille gustative sintetizzando ogni tipo di sapore conosciuto.

Le papille gustative sono i recettori che, posizionati sulla lingua, analizzano il cibo a loro contatto per trasmettere al cervello segnali elettrici sulla sua composizione molecolare, e possono percepire sensazioni che chiamiamo di dolce, amaro, aspro, salato e umami. Il gadget ideato da Miyashita è pensato per sfruttare questo meccanismo biologico mettendo a contatto con le papille gustative un mix di molecole creato ad arte per ottenere l'effetto sperato.

Il Norimaki Synthesizer si basa su un cilindro che al proprio interno contiene cinque differenti stringhe di gel, tutte ricavate dall'alga agar ma addizionate a cinque differenti molecole: glicina, cloruro di magnesio, acido citrico, cloruro di sodio e glutammato monosodico, per renderle adatte far percepire alle papille gustative i cinque sapori fondamentali.

Le stringhe di gel terminano sulla superficie inferiore del cilindro che viene messa a contatto con la lingua. Per modulare i sapori percepiti viene invece utilizzato un circuito elettrico collegato all'altro capo delle cinque stringhe. Tramite un processo chiamato elettroforesi, gli ingredienti selezionati del circuito risalgono le stringhe di gel nelle quali sono disciolti, lasciando a contatto con la lingua solo gli elementi desiderati.

Il sapore percepito viene così determinato per sottrazione rispetto ai cinque iniziali, in un mix che può essere regolato non solo per presenza o assenza di un ingrediente dei cinque, ma anche per intensità. Il risultato — riferisce lo studio — è la possibilità di percepire sapori vari e specifici, come quello di sushi, o di caramelle gommose, senza dover ingerire alcunché. Prima di iniziare a sognare abbuffate virtuali però meglio avere presente che il Norimaki Synthesizer al momento è un prototipo, e non esiste ancora un progetto per commercializzarlo.

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