Questo è l’ultimo anno del contratto originale di Tim Cook con Apple: cosa succede dal 2022
Sono passati ormai 10 anni da quando Tim Cook ha assunto il ruolo di CEO all'interno di Apple; il testimone gli era stato passato da uno Steve Jobs le cui condizioni di salute si erano ormai troppo aggravate perché potesse continuare a fare da guida per l'azienda che aveva fondato. Nell'ultimo decennio la casa di Cupertino ha conosciuto un periodo di prosperità del quale il suo amministratore delegato ha appena tratto gli ultimi benefici: un bonus da 750 milioni di dollari, che costituisce anche l'ultima porzione relativa al suo contratto di lavoro originale che lo legava all'azienda fino alla fine di quest'anno.
La ricompensa milionaria
Era il 24 agosto del 2011 quando Tim Cook prese il comando di quella che è poi riuscito a trasformare nell'azienda più quotata al mondo. Come parte del suo compenso l'azienda aveva concordato con lui un programma di incentivi decennale, che l'avrebbero legato all'azienda fino al termine del 2021 ricompensandolo con un numero di azioni Apple che gli sarebbe stato riconosciuto in relazione all'andamento del gruppo in borsa. Quell'accordo è già fruttato a Cook centinaia di milioni di dollari, e nel suo ultimo anno è valso al CEO ben 5 milioni di azioni che stando a quanto riportato dalla SEC statunitense sono già state riscosse.
Tim Cook rimane in sella (per ora)
Il 2021 non sarà però l'ultimo anno di Tim Cook nel suo ruolo di amministratore delegato Apple. Il CEO della casa di Cupertino ha già sottoscritto un nuovo accordo che durerà fino al 2026, anche se non è chiaro quanto durerà effettivamente il suo regno. Nel corso di una recente intervista, Cook ha da una parte assicurato che non ha intenzione di mollare in questo preciso momento e che la data delle sue dimissioni non è sicuramente dietro l'angolo; d'altro canto però l'attuale numero uno Apple ha anche precisato che non intende passare altri 10 anni all'interno dell'azienda.