Rapporto EFF: WhatsApp non protegge i dati degli utenti, bene Apple e Yahoo
Il nuovo rapporto annuale di Electronic Frontier Foundation, giunto alla quinta edizione, "Who has you back?", in tema di privacy e di raccolta dei dati da parte delle più importanti aziende del settore tecnologico, mette in luce il fatto che tra tutte le aziende monitorate la peggiore è WhatsApp. L'applicazione di messaggistica istantanea, acquisita da Facebook più di un anno fa, infatti raccoglie il punteggio più basso, solo 1 stella su 5.
La EFF, organizzazione internazionale non profit di avvocati e legali rivolta alla tutela dei diritti digitali e della libertà di parola, nota un generale miglioramento, negli ultimi quattro anni, da parte delle aziende più importanti del settore tecnologico e internet in termini di trasparenza verso i propri utenti, anche se, sottolinea l'organizzazione, "è tempo di aspettarsi di più dalla Silicon Valley".
La EFF sottolinea anche il fatto che proprio WhatsApp è l'unica azienda "a non aver seguito nessuna delle nostre indicazioni". Un debutto amaro per l'app di instant messagging che per la prima volta viene presa in considerazione dall'importante report.
La classifica redatta da EFF è stata stilata sulla base dell'atteggiamento che le aziende monitorate hanno tenuto in seguito a richieste governative, e in particolare sono stati presi in considerazioni questi elementi:
- Adozione di "best practices" accettate dall'industria di riferimento;
- Informazione delle politiche di conservazione dei dati;
- Informazioni sulle richieste di dati da parte dei governi;
- Informazioni sulle richieste di rimozione di contenuti da parte dei governi;
- Opposizione alle richieste richieste di accesso "backdoor" da parte dei governi per spiare gli utenti.
Il rapporto ha quindi riconosciuto a WhatsApp una stella solo per l'ultimo criterio considerato, quello sulle richieste di accesso backdoor da parte dei governi. Per tutti gli altri punti WhatsApp non ha ottenuto alcun punteggio e per questo viene classificata come la peggiore.
Per quanto riguarda le aziende a punteggio pieno, quindi 5 stelle su 5, sono 9 le aziende che ottengono questo punteggio e sono Apple, che si conferma ancora una volta una delle aziende più attente da questo punto di vista; Dropbox, Yahoo!. Ma ci sono anche WordPress, Adobe, Credo Mobile, Wikimedia. Ottengono 4 stelle, quindi tutto sommato un giudizio positivo anche se ancora resta da fare, Facebook, LinkedIn e Twitter. Mentre Google e Microsoft si fermano a tre, devono ancora lavorare sulle politiche di detenzione dei dati. Male gli operatori telefonici come At&t, 1 stella, e Verizon, 2 stelle.