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Rifanno il video della morte di George Floyd su TikTok, quattro studenti sospesi da scuola

Nella clip gli studenti ricreavano le tragiche circostanze della vicenda che ha dato vita al movimento Black Lives Matter, con uno studente vestito da poliziotto chino con il ginocchio sul collo di un compagno immobilizzato. Una petizione online partita dagli spettatori ha portato la scuola a prendere provvedimenti nei confronti dei ragazzi.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La volontà di mostrarsi su social e piattaforme di condivisione può far emergere il peggio dalle persone: è accaduto a quattro stutenti negli Stati Uniti, che negli scorsi giorni hanno pubblicato su TikTok un video nel quale ridicolizzavano la morte di George Floyd, il quarantaseienne afroamericano ucciso nel 2020 la cui vicenda ha dato vita al movimento Black Lives Matter. Nella clip gli studenti ricreavano scherzosamente le tragiche circostanze della vicenda, ma il materiale pubblicato li ha fatti sospendere da scuola. A confermarlo è stato lo stesso istituto, la scuola superiore White Knoll in South Carolina, che nelle scorse ore ha inviato un'email ai genitori dell'intero corpo studentesco per spiegare quanto accaduto.

Il video era stato pubblicato e ricondiviso sui social lo scorso weekend e vedeva i quattro studenti reinterpretare momenti che hanno scosso milioni di persone. Le immagini dell'arresto di George Floyd – con l'agente Derek Chauvin che lo teneva immobilizzato con il ginocchio sul collo impedendogli di respirare per 9 interminabili minuti – hanno fatto il giro del mondo e portato alla nascita del movimento Black Lives Matter; nella clip uno dei ragazzi era vestito da poliziotto e ripeteva esattamente la stessa posa su un altro studente che si fingeva Floyd.

La clip è stata rimossa dai social, non prima però di provocare l'immediata reazione degli spettatori, primi tra tutti gli amici dei quattro studenti, seguiti dai genitori e dal resto della comunità legata agli autori della clip dalle connessioni sui social. La comunità locale si è organizzata firmando una petizione online che chiedeva che la scuola superiore frequentata dai ragazzi prendesse provvedimenti nei loro confronti, e così è successo: i ragazzi sono stati sospesi per l'intero anno scolastico, mentre nell'email inviata dal preside per spiegare le ragioni della sospensione viene spiegato che sebbene il video non fosse stato girato a scuola né in orari scolastici, "le azioni inaccettabili e inquietanti di questi studenti hanno avuto un impatto negativo sull'istituto e sui suoi studenti".

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