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Rivoluzione WhatsApp: ti chiederà il consenso prima di inserirti nei gruppi

Una vera e propria rivoluzione sta per raggiungere il popolare sistema di messaggistica istantanea. WhatsApp introdurrà presto una funzione che non consentirà più di aggiungere gli utenti ai gruppi senza il loro consenso.
A cura di Marco Paretti
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Una vera e propria rivoluzione sta per raggiungere il popolare sistema di messaggistica istantanea. WhatsApp introdurrà presto una funzione che non consentirà più di aggiungere gli utenti ai gruppi senza il loro consenso ma, al contrario, chiederà l'ok prima di farli accedere. È l'indiscrezione pubblicata da WABetaInfo, l'ormai celebre portale che raccoglie tutte le informazioni nascoste nel codice delle versioni beta dell'applicazione – prevalentemente per Android – e che in questo modo è in grado di anticipare quelle che saranno le funzioni presto disponibili all'interno dell'app.

Tra queste, una di quelle che potenzialmente potranno stravolgere il sistema è quella che prevede il consenso esplicito prima di poter inserire un utente nel gruppo, cosa che ora invece è possibile fare indipendentemente dalla sua volontà semplicemente selezionando il suo nome. Una grande novità che andrà a tamponare uno dei problemi più diffusi all'interno del popolare servizio, cioè quello che spesso ci fa finire all'interno di gruppi numerosi (e rumorosi) che di fatto a noi non interessano. Come spiega WABetaInfo, le opzioni a disposizione degli utenti saranno quelle di poter consentire l'aggiunta ai gruppi da parte di tre opzioni: tutti, nessuno o solo i propri contatti.

Sempre leggendo il rapporto del sito web si scopre che se un utente scegliesse di non consentire a nessuno di aggiungerlo ai gruppi riceverebbe comunque una notifica di aggiunta che potrebbe essere accettata o meno nell'arco delle 72 ore successive. Un approccio particolare per WhatsApp, ma che probabilmente deve la sua nascita al costante problema della diffusione di fake news. Non è solamente il fastidio di essere aggiunti ai gruppi numerosi, infatti, a guidare l'operato dell'azienda, ma anche il fatto che spesso questi enormi gruppi – che possono contenere anche centinaia di persone – vengono utilizzati per diffondere link e informazioni. Anche false.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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