Roaming, TIM, Wind e 3 Italia non rispettano le norme Ue: in arrivo rimborsi per i clienti
Il Garante delle Comunicazioni ha da pochi giorni annunciato l'arrivo di una sanzione ed un ordine di rimborso per gli utenti danneggiati da parte degli operatori TIM, Wind e 3 Italia che, stando a quanto comunicato dall'AGCOM, non hanno rispettato le norme europee sul roaming attive dallo scorso 30 aprile. In attesa dell'abolizione dei costi roaming, prevista per il 15 giugno 2017, dal 30 aprile 2015 l'Unione Europea ha imposto a tutti gli operatori telefonici una fase intermedia che prevede un piccolo sovrapprezzo rispetto alla tariffa nazionale per tutto il traffico voce e dati all'interno dei paesi europei.
I tre operatori telefonici italiani però non avrebbero rispettato le direttive, applicando tariffe differenti rispetto a quella base studiata dalla Commissione UE che prevede 5 centesimi al minuto per le chiamate in uscita, 1 centesimo per quelle in entrata, 2 centesimi per gli SMS e 5 centesimi per MB. TIM, Wind e 3 Italia non hanno attivato la tariffa base per il roaming in Europa offrendo ai clienti solo offerte alternative, non sempre vantaggiose.
In base a quanto evidenziato dall'AGCOM, dunque, sui tre operatori nazionali è stata avviata una "procedura sanzionatoria" annunciando anche una serie di rimborsi per tutti gli utenti che hanno utilizzato il roaming in Europa dal 30 aprile 2016: "Una volta che Agcom formalizzerà l’ordine di rimborso (entro ottobre-novembre), gli utenti potranno chiamare il call center dell’operatore e chiedere il rimborso tra quanto pagato in roaming e quanto previsto dall’euro tariffa".