Nel 2005 uno Steve Jobs ancora in forze è salito sul palco per presentare un telefono cellulare. Non era l'iPhone, ovviamente: lo smartphone della mela è stato annunciato nel 2007, due anni dopo quel keynote che, a quanto pare, non ricorda nessuno. Perché, prima dell'iPhone, lo sviluppo di un altro cellulare aveva coinvolto l'azienda di Cupertino, seppur in maniera nettamente meno diretta rispetto allo smartphone che oggi tutti conosciamo. Fatto sta che nel 2005, sul palco di un Keynote di Apple, è apparso un cellulare: era il Rokr E1, il primo di una serie sviluppata da Motorola in collaborazione con Apple.
Il design era quello dei classici cellulari del tempo: definito "candybar", caratterizzava un po' tutte le proposte di quegli anni e ricordava il look dei Nokia, come il 3310. Possedeva uno schermo a colori con una risoluzione da 176×220 pixel e uno slot per microSD che poteva ospitare memorie fino ad un massimo di 1 GB. Ma perché un cellulare di Motorola è stato al centro di un keynote di Apple? Per un motivo che in molti non conoscono: il Rokr E1 è stato il primo cellulare a supportare nativamente iTunes, il negozio e player musicale della mela che proprio in quegli anni stava spopolando in tutto il mondo.
Le voci di una possibile collaborazione tra le due aziende si rincorrevano ormai dal 2004 e si sono definitivamente concretizzate il 7 settembre 2005 a San Francisco. La caratteristica principale del terminale era proprio questa: gli utenti potevano acquistare musica sullo store di Apple e trasferirla direttamente all'interno del cellulare, per poi accedervi premendo il tasto dedicato. Una funzionalità rivoluzionaria minata da diverse limitazioni: prima su tutte il numero massimo di canzoni, 1.000, nonostante la memoria espandibile. Poi la lentezza nel trasferimento dei brani dal PC al dispositivo, senza possibilità di farlo attraverso una connessione wireless. Insomma, le vendite del Rokr non raggiunsero le aspettative e in breve tempo fu sostituito con il modello successivo, che però abbandonò iTunes in favore del RealPlayer. Poi, due anni dopo, è arrivato l'iPhone. Il resto è storia.