Russiagate, Google e YouTube utilizzati dalla Russia per acquistare pubblicità a sostegno di Trump
Secondo quanto riportato dal Washington Post, gli annunci pubblicitari a sostegno di Donald Trump non avrebbero coinvolto solo Facebook ma anche le piattaforme di Google. Come riportato dalla fonte, infatti, il colosso di Mountain View avrebbe raccolto indizi riconducibili a una campagna realizzata dal governo russo o comunque da realtà ad esso collegate, con l'obiettivo di fare propaganda politica a sostegno di Trump.
Nel dettaglio le inserzioni sarebbero state pubblicate sul popolare motore di ricerca, su YouTube e sul servizio di posta elettronica Gmail. Subito dopo la pubblicazione della notizia un portavoce di Big G è intervenuto tramite una nota diffusa alla redazione di The Verge: "Abbiamo stabilito policy severe sull’advertising che includono limitazioni sul target degli annunci politici e per quanto riguarda la destinazione delle inserzioni in base a razza o religione. Stiamo analizzando il tutto in modo approfondito, al fine di investigare eventuali tentativi di abuso dei nostri sistemi, in collaborazione con ricercatori e altre aziende".
Nel frattempo anche il social network di micro blogging Twitter è stato tirato in ballo nel caso Russiagate ed ora le tre compagnie tecnologiche dovranno fornire tutte le informazioni in loro possesso sulla vicenda al fine di chiarire quanto accaduto. Attraverso Google, YouTube e Gmail la Russia avrebbe diffuso notizie false per screditare la Clinton. Il prossimo appuntamento ufficiale relativo alla vicenda Russiagate si svolgerà il primo novembre quando i rappresentanti delle compagnie tecnologiche coinvolte si presenteranno di fronte alle commissioni del Congresso per testimoniare e riferire quanto appreso dall'analisi degli annunci pubblicitari incriminati.