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Sally Ride: 5 Google Doodle dedicati alla storia dell’astronauta statunitense

Nella giornata di oggi Google ha voluto rendere omaggio a Sally Ride, la prima donna astronauta statunitense a raggiungere lo spazio, nata a Encino (California) il 26 maggio 1951.
A cura di Matteo Acitelli
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Nella giornata di oggi Google ha voluto rendere omaggio a Sally Ride, la prima donna astronauta statunitense a raggiungere lo spazio, morta il 23 luglio 2012 a causa di un tumore al pancreas. Oggi si celebra il 64esimo anniversario della nascita. L'astronauta, nata a Encino (California) il 26 maggio 1951, è stata la prima donna statunitense a raggiungere lo spazio con la spedizione del 18 giugno 1983 a bordo della STS-7. Per questo motivo il colosso di Mountain View ha deciso di ricordarla con ben cinque Google Doodle personalizzati, realizzati da Olivia Huynh, che sono visibili a rotazione nella homepage del noto motore di ricerca. Tra le varie animazioni realizzate dai designer di Google per personalizzare il logo del motore di ricerca nella giornata di oggi, 26 maggio 2015, troviamo Sally Ride mentre manovra un braccio robotico che compone la scritta Google, un Doodle in cui l'astronauta si trova di fronte ai comandi dello Space Shuttle e, in assenza di gravità, sistema il logo di Google.

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Una scrittrice per bambini, una studiosa d'arte e docente a San Diego. Chi era veramente Sally Ride?

Non fu solo la prima donna astronauta degli Stati Uniti a prendere parte a una missione ma Sally Ride era anche una studiosa d'arte con un dottorato in Fisica in tasca ottenuto alla Stanford University. Scelta nel 1978 dalla NASA per il programma spaziale, riuscì a completare l'addestramento annuale per divenire una Mission Specialist, cioè un membro dello Space Shuttle. Il primo viaggio, come si è già detto, risale al 1983 ma prese parte anche alla seconda missione del 1984, sempre sul Challenger, e non arrivò a realizzare la terza missione, nonostante il completamento degli otto mesi d'addestramento, a causa del disastro della missione del 1986, che portò alla distruzione dello Shuttle Challenger dopo 73 secondi e alla morte dei sette membri della missione. Per questo motivo, prese parte alla commissione d'inchiesta per indagare sulle cause della tragedia. Dopo un trasferimento preso la sede principale della NASA a Washington, dove ebbe l'opportunità di dirigere una prima pianificazione strategica della NASA, tornò a Stanford nel 1987 e, a partire dal 1989, cominciò a insegnare fisica alla San Diego University dirigendo il California Space Institute. Si dedicò all'infanzia a partire dal 2001, con la Sally Ride Science, attraverso pubblicazioni e programmi di scienze ricreativi destinati all'infanzia, concentrandosi, in particolar modo, sulle ragazze e le bambine. Scrisse, per questo motivo, ben 7 libri sullo spazio per incoraggiare i bambini a studiare materie scientifiche. Sally Ride, però, va ricordata soprattutto perché è stata capace di rompere definitivamente la classica "barriera di genere" del programma spaziale degli USA, come ha avuto modo di dichiarare Charles Bolden, amministratore capo della Nasa.

Un google Doodle per ricordare la sua missione

Nel terzo Google Doodle a lei dedicato invece troviamo la Ride che si solleva dal palco di un evento facendo levitare tutti i presenti in sale, nel quarto tocca una bambina e la trasforma in un’astronauta e nell'ultimo, sempre in compagnia di una bambina, la vediamo di fronte ad un quadro di comando. In tutti queste animazioni è quindi messo in evidenza il grande contributo che l'astronauta statunitense ha apportato alla ricerca spaziale. Dopo gli studi alla Westlake School for Girls high school di Los Angeles, Sally Ride si è poi laureata in inglese e fisica alla Stanford University, la stessa università dove poi ha ottenuto un master ed il dottorato durante il periodo da ricercatrice in astrofisica e fisica del laser. Il suo lavoro presso la NASA è inizio dopo che Ride ha letto un annuncio su un giornale in cui l'agenzia USA cercava personale per il programma spaziale. Dopo la missione di sei giorni nello spazio l'astronauta si è occupata delle comunicazioni della seconda e terza missione dello Space Shuttle ed ha collaborato alla realizzazione del primo braccio robotico impiegato sul Challenger. Di seguito le animazioni realizzate dal team di Google per ricordare l'astronauta statunitense Sally Ride.

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