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Samsung accetta di risarcire le famiglie degli operai vittime di cancro

Dopo più di dieci anni Samsung, colosso coreano e leader del mercato mobile, ha accettato di risarcire le famiglie degli operai vittime di cancro, ammalatisi negli stabilimenti della divisione Electronics dove si producono chip e display lcd, offrendo un risarcimento di 150 milioni di won coreani, che corrispondono a circa 130 mila dollari.
A cura di Francesco Russo
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Dopo più di dieci anni Samsung, colosso coreano e leader del mercato mobile, ha accettato di risarcire le famiglie degli operai vittime di cancro, ammalatisi negli stabilimenti della divisione Electronics dove si producono chip e display lcd. L'azienda ha ufficialmente porto le sue scuse offrendo un risarcimento di 150 milioni di won coreani, che corrispondono a circa 130.000 dollari per ogni famiglia, il cui totale è di 118, tanti quanti sono stati gli operai deceduti per la maggior parte di leucemia. "Amati colleghi e famiglie che avete sofferto così a lungo, ma Samsung Electronics non è riuscita a prendersi cura della questione prima", ha dichiarato in una affollata conferenza, appositamente convocata, Kim Ki-nam, Presidente e CEO di Samsung.

Samsung chiede e scusa e risarcisce, dopo oltre 10 anni, le famiglie delle vittime degli operati che si sono ammalati durante il loro servizio nella divisione Elecrtonics del colosso coreano, quella in cui si producono chip e display led adottando, evidentemente sostanze chimiche che, con il tempo, hanno finito per pregiudicare la vita degli stessi operai. Il CEO di Samsung ha dichiarato pubblicamente scusa alle famiglie promettendo un risarcimento per ognuna di esse, si parla ad oggi di 118 vittime accertate.

Lo scandalo degli operati morti di cancro scoppiò nel 2007, quando Hwang Sang-gi rifiutò l'accordo con il colosso coreano dopo che il figlio di 23 anni era morto di leucemia, il ragazzo aveva lavorato in una fabbrica di Samsung. Lo stesso Hwang Sang-gi decise poi di dare vita alla SHARPS, un'associazione delle famiglie delle vittime la quale negli anni arrivò poi a stimare in 320 le persone poi ammalatesi di cancro in seguito al loro servizio nelle fabbriche Samsung.

"Amati colleghi e famiglie hanno sofferto a lungo, ma Samsung Electronics non è riuscita a prendersi cura della questione prima", ha dichiarato Kim Ki-nam, CEO di Samsung Electronics. "Samsung Electronics inoltre non ha gestito completamente e al meglio i potenziali rischi per la salute nelle nostre linee di produzione di chip e display a cristalli liquidi. Oggi, desideriamo esprimere le nostre sincere scuse ai lavoratori che hanno sofferto di malattie, così come alle loro famiglie".

Nel corso degli anni sono stati tanti tentati diversi accordi che SHARPS ha sempre ritenuto inadeguati rispetto alla grandezza del fenomeno. Dopo aver ripreso i colloqui nello scorso mese di ottobre, si è arrivati ad un accordo completo nelle scorse settimane che copre anche gli eventuali effetti da malattie congenite. L'accorso in definitiva comprende il risarcimento per ogni caso accertato fino a 150 milioni di won coreani (circa 130 mila dollari) a partire dal 1984 in poi.

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