Dopo mesi di indecisione e passi falsi, Samsung ha deciso di fermare definitivamente la produzione del suo Galaxy Note 7 e iniziare un richiamo globale di tutti i dispositivi venduti fino ad oggi, anche quelli sostituiti dall'azienda sudcoreana che, almeno in cinque casi, si sono rivelati comunque pericolosi. La probabilità di incendio e di esplosione è talmente elevata da aver costretto diverse compagnie aeree ad impedire l'utilizzo dei Note 7 a bordo e aver portato Samsung a chiedere a tutti i clienti di "spegnere e smettere di utilizzare immediatamente" lo smartphone.
Negli ultimi giorni il programma di richiamo è entrato a regime e ha portato diversi acquirenti a ricevere la speciale scatola inviata da Samsung per restituire il dispositivo difettoso e quindi potenzialmente pericoloso anche nella fase di recupero. Per questo l'azienda ha optato per una scatola ignifuga in grado di resistere ad alte temperature. Riportata inizialmente dagli utenti, la confezione è stata pensata per essere una sorta di matrioska contenente diverse scatole e, infine, il Note 7. Una protezione necessaria per evitare incidenti durante il richiamo di centinaia di migliaia di smartphone.
Il kit inviato agli utenti chiede, utilizzando dei guanti forniti nella convenzione, di chiudere il Note 7 in un sacchetto schermato, inserirlo in una piccola scatola, introdurre questa in un'ulteriore scatola di cartone protetta da doppio strato e, infine, posizionare il tutto all'interno di quella ignifuga. Quest'ultima è composta da carta in fibra di ceramica in grado di resistere ad altissime temperature. Il pacco, inoltre, non può viaggiare su un aereo ma deve obbligatoriamente transitare a terra, a bordo di furgoni. Questo perché, come recitano gli avvisi sulla scatola, le batterie al litio difettose non possono volare a bordo di un velivolo.