100 miliardi di dollari a 2.000 dipendenti, che in pochi minuti si sono visti comparire un bonus esorbitante di 52 milioni di dollari. È successo all'interno di Samsung a causa di uno sbaglio: un dipendente della Samsung Securities, filiale dedicata al brokeraggio del colosso sudcoreano, ha commesso un errore durante gli scambi azionari, inviando ad ogni dipendente 1.000 azioni dell'azienda sotto forma di dividenti al posto di versare 1.000 won, cioè 90 centesimi ad azione. Un errore che in borsa risulta essere talmente tipico da avere un nome: "fat finger", dito grasso, cioè un errore di digitazione causato dalla velocità e dalla scarsa attenzione dell'operatore.
In questo modo il trader ha distribuito 2,8 miliardi di azioni per un totale di 105 miliardi di dollari, portando peraltro ad una situazione caotica in borsa: le azioni distribuite hanno infatti superato di 30 volte quelle di Samsung effettivamente esistenti. Un errore corretto solamente 37 minuti dopo, un lasso di tempo che ha consentito ad alcuni dipendenti di accorgersi del versamento milionario e di vendere un totale di 5 milioni di azioni, assicurandosi decine di milioni di dollari. Una pratica che ha portato Samsung Securities a sospendere temporaneamente questi dipendenti.
D'altra parte però il problema principale è stato causato da un errore davvero grossolano, soprattutto se si pensa che a generarlo è stato un colosso come Samsung. "Io davvero non capisco come un tale incidente possa accadere in una grande azienda come Samsung Securities" ha commentato Ahn Sung-hak della Hana Institute of Finance. "Dovrebbero avere un dispositivo di filtraggio in atto per prevenire errori umani o un sistema di allerta che possa impedire il rilascio di più azioni di quelle che effettivamente esistono". Anche perché un errore di questo tipo ha più ripercussioni, non solamente legate all'aspetto economico: in seguito all'episodio il sistema pensionistico della Corea del Sud ha annunciato di voler interrompere ogni collaborazione con Samsung Securities.