Samsung potrebbe vendere Galaxy Note 7 ricondizionati
A poche settimane di distanza dalla conferenza stampa indetta da Samsung per svelare le cause dell’esplosione dei Galaxy Note 7, dalle pagine del portale coreano Hankyung arriva l'indiscrezione secondo cui il noto produttore venderà i phablet ricondizionati in alcuni mercati emergenti. In attesa di conferme dai vertici di Samsung, la fonte afferma che il produttore di smartphone coreano è pronto a immettere sul mercato circa 2,5 milioni di Samsung Galaxy Note 7 che saranno venduti in Corea del Sud ed altri paesi prima dell'uscita del Galaxy Note 8.
Difficilmente questi device ricondizionati verranno venduti sui mercati europei e statunitensi, tuttavia la volontà di Samsung sembrerebbe quella di ricavare qualche profitto dalla vendita di questi dispositivi ed evitare un enorme danno ambientale. Stando ai rumor i phablet ricondizionati, subito rinominati Galaxy Note 7s, offriranno le stesse caratteristiche tecniche del modello ritirato dal mercato a causa del surriscaldamento delle batterie con una serie di modifiche per quanto riguarda appunto la batteria che avrà una capacità compresa tra 3.000 e 3.200 mAh anziché 3.500 mAh ed un nuovo telaio che offrirà maggiore spazio alla batteria. Al momento la redazione della rivista asiatica Hankyung non ha rilasciato alcuna informazione circa il prezzo di vendita che ovviamente sarà minore rispetto al costo originale del Samsung Galaxy Note 7. Ricordiamo che il produttore coreano ha stimato i costi del richiamo di 2,5 milioni di Galaxy Note 7 per una cifra pari a 5,3 miliardi di dollari.