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Samsung risponde ad Apple, chip a 64 bit per i suoi prossimi device

A distanza di poche ore dalla presentazione del nuovo iPhone 5S, il produttore coreano ha affermato che le prossime generazioni dei suoi dispositivi mobile avranno “funzionalità di elaborazione a 64-bit”.
A cura di Matteo Ferrara
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Smartphone Samsung con chip a 64 bit: non nel brevissimo periodo ma sì. Shin Jong-kyun, boss della divisione mobile di Samsung, ha recentemente rilasciato un intervista al Korea Times, confermando come la sua società intenda chiudere questo "potenziale" gap con il Colosso di Cupertino; il quale, nei giorni scorsi, ha presentato il suo nuovo iPhone 5S, il primo iDevice dotato di Chip Apple A7 a 64 bit.

Ad oggi infatti, i processori a 64 bit non rappresentano un vero e proprio vantaggio per i consumatori, in quanto, per poter sfruttare le loro potenzialità occorreranno terminali con almeno 4GB di RAM ed equipaggiati con un software ottimizzato. Tuttavia, al momento, la piattaforma mobile di Google non è ottimizzata (anche se potrebbe esserlo con l'atteso Android 4.4 KitKat), mentre iOS 7 lo sarà ed anche gli sviluppatori di app di terze parti dovranno fare la loro parte.

Sembra però chiaro che, considerato come per i produttori ARM passare ai 64 bit non sia stato complicato, con il chipmaker inglese che ha anticipato l'arrivo del set di istruzioni ARMv8 nel 2011 e l'arrivo dei progetti Cortex-A57 e Cortex-A53 (nomi in codice Atlas e Apollo) il prossimo anno, anche Samsung non dovrebbe avere difficoltà nel realizzare nuovi Exynos a 64 bit, probabilmente già l'anno prossimo per il "Galaxy S5" o il "Note 4".

Il dirigente di Samsung ha infine anche commentato il debutto di iPhone 5C, per molti un successo annunciato di Apple nel mercato cinese (specie se andrà in porto l'accordo con il gigantesco operatore China Mobile):

Samsung capisce che Apple intende aumentare il suo mercato mobile in Cina, così come in Giappone, il che significa che dovremmo sforzarci di più in questi paesi.

La casa sudcoreana ha comunque un chiaro vantaggio su Apple in territorio cinese: nel secondo trimestre la sua quota era del 19,4% contro il 4,3%. "Apple ritiene di poter aumentare la sua quota di mercato in Cina, consapevole di avere un marchio più forte.

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