Se ricevete una chiamata da un presunto dipendente di Apple che vi avvisa di un attacco ad iCloud, non rispondete alle sue domande: si tratta di una truffa. Come sottolineato da numerosi utenti su Twitter, nel corso degli ultimi giorni molte persone hanno ricevuto chiamate che solo apparentemente provenivano da Apple, ma in realtà puntavano a sottrarre i dati di accesso al proprio account iTunes e altri dati personali. Il tentativo di truffa sembra voler sfruttare la minaccia di alcuni hacker che nelle ultime settimane hanno annunciato di aver hackerato 300 milioni di account, un'affermazione smentita immediatamente da Apple.
Un giornalista di Macworld ha affermato che la moglie è stata contattata cinque volte dai truffatori, che si fingono dipendenti del supporto Apple incaricati di verificare gli account in seguito ad una falla di sicurezza ipoteticamente subita da iCloud. In realtà questa fuga di dati non c'è mai stata, ma se si cade nel tranello si concedono dati di accesso e altre informazioni personali: i responsabili chiedono infatti username e password dei singoli account. A rispondere a chi accetta la chiamata sarebbe un messaggio automatico che informa gli utenti di un attacco ad iCloud che avrebbe colpito anche il loro account, per poi passare la linea ad un operatore umano.
A questo punto il truffatore chiede le credenziali dell'account e altre informazioni personali. Attraverso questi dati, spiegano gli esperti, i responsabili effettuano poi acquisti. Ad alcuni utenti viene inoltre chiesto di scaricare un antivirus, che in realtà è solo un malware in grado di infettare il PC della vittima. Ovviamente Apple non ha mai contattato telefonicamente i suoi utenti né ha mai chiesto dati personali tramite email o messaggi. La truffa prova a sfruttare la notizia del gruppo hacker Turkish Crime Family che avrebbe in pugno le informazioni di 300 milioni di account iCloud pronte ad essere rilasciate se Apple non dovesse pagare un riscatto di 750.000 euro. Un'affermazione mai dimostrata e prontamente smentita da Apple, che nega ogni possibilità di attacco.