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Selfie, ogni paese ha il suo

Un gruppo di ricercatori mette a disposizione della Rete un software che dimostra che ogni paese ha il suo stile di selfie. Al di là delle differenze, però, emergono inquietanti tratti comuni.
A cura di Danilo Massa
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Sorridente, con la bocca chiusa, eventualmente compressa e sporgente come per dare un bacio, testa inclinata, posa appena laterale. Poi lo scatto. Potrebbe essere il selfie – l'autoscatto "socializzato" attraverso smartphone – fatto a Sao Paulo se la vostra età si aggira intorno ai 19 anni. Intorno ai 25 vivete con più probabilità a New York, ma se invece sorridete un po' meno venite da Mosca. "Paese che vai, selfie che trovi", potrebbe essere il detto rivisitato ai tempi di Facebook e Instagram. Un adagio che un gruppo di ricercatori della City University di New York ha deciso di sostenere con tanto di "documentazione" e di software grazie al progetto Selfiecity. Gli autoscatti presi dalla rete in cinque città (New York, Sao Paulo, Berlino, Mosca, Bangkok) dimostra senza lasciare spazio a dubbio alcuno che a popoli diversi corrispondono approcci altrettanto diversi alla tecnologia. Eppure, senza voler smontare l'impegno dei ricercatori, bisogna dire alcuni tratti comuni si possono ben riconoscere a nord dell'equatore come a sud, in Occidente come in Oriente: la maggior parte dei selfie è scattata da donne, mediamente sorridenti e di età compresa tra i 19 e i 25 anni. Insomma, nulla di così distante, poi, da quello che è il prototipo pubblicitario.

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