Nuovo round di investimento per Shazam, l'applicazione in grado di riconoscere le canzoni in riproduzione intorno a noi. E che presto potrebbe espandere la sua conoscenza anche a molti oggetti del mondo reale. "Shazam è già un verbo" ha spiegato Rich Riley, CEO di Shazam, durante il Mobile World Congress di Barcellona "Vogliamo espandere l'universo di ciò che potete shazammare". I fondi per l'espansione non mancano: 30 milioni di dollari in arrivo da milionari e istituzioni finanziarie non meglio specificate, una somma di denaro che si va ad aggiungere ai 40 milioni di dollari investiti dal miliardario messicano Carlos Slim nel 2013.
Gli investimenti serviranno ad ampliare lo staff della start-up e a creare ulteriori partnership con i distributori e le aziende che creano contenuti. Il tutto con un obiettivo ben preciso: ampliare ulteriormente le funzionalità dell'ormai famoso pulsante blu. In questo scenario, il primo passo è quello di implementare un algoritmo che possa riconoscere gli oggetti e i prodotti presenti nella vita reale. Shazammare una scatola di cereali, per esempio, ci permetterà di ottenere una tabella nutrizionale completa, così come potremo scansionare un DVD per scaricare la colonna sonora del film. Non è ancora chiaro se il sistema funzionerà tramite il semplice inquadramento della scatola o del codice a barre, ma la direzione intrapresa dall'azienda è quella.
Fondata nel 1999, Shazam si è rapidamente evoluta ed è ora una della start-up più popolari degli Stati Uniti con oltre 100 milioni di utenti attivi. Inizialmente permetteva semplicemente di riconoscere le canzoni riprodotte, ma ora offre link per l'acquisto, per lo streaming – ha stretto collaborazioni, tra gli altri, con Spotify e Deezer – ed è una delle 25 applicazioni più scaricate degli ultimi anni. Sebbene l'azienda non abbia mai rivelato la sua situazione finanziaria, si stima che la start-up possa valere più di un miliardo di dollari.
