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Shuddle, il servizio di car-sharing per bambini che sfida Uber

Shuddle è una startup di car-sharing nata a San Francisco che è stata pensata esclusivamente per trasportare bambini. Shuddle propone un servizio esclusivo che farà la felicità di molti genitori che, a causa del lavoro, non riescono ad accompagnare i propri figli nelle varie attività pomeridiane.
A cura di Matteo Acitelli
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Shuddle è una startup nata a San Francisco che ha tutte le caratteristiche per far parlare di se. Il servizio offerto da questa nuova startup è molto simile a quanto già visto con Uber, il noto servizio che consente, tramite un’applicazione dedicata, di raggiungere una destinazione entrando in contatto direttamente con l’autista del mezzo. La particolarità della startup Shuddle, che al momento dispone di soli 100 piloti, è che è completamente dedicata ai bambini. Uber, a causa delle normative statunitensi, non consente infatti di trasportare bambini non accompagnati. Sfruttando questa limitazione, Shuddle propone un servizio esclusivo che farà la felicità di molti genitori che, a causa del lavoro, non riescono ad accompagnare i propri figli a fare sport il pomeriggio o altre attività che comunque necessitano di uno spostamento in auto.

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In aiuto dei genitori arriva dunque Shuddle che, con un abbonamento mensile da 9 dollari più una piccola commissione sulle singole corse, consente di trasportare bambini in modo facile e sicuro. Tutti i guidatori all'interno della startup sono infatti stati selezionati con cura dal team di Shuddle e hanno ricevuto alcune lezioni dedicate proprio per consentirà la massima tranquillità ai genitori che affidano i propri figli a piloti sconosciuti. Le stesse auto vengono controllate periodicamente da una squadra di "ispettori" che consente di garantire pulizia e sicurezza all'interno di ogni abitacolo Shuddle.  Tramite l'applicazione per smartphone di Shuddle i genitori potranno monitorare la corsa del figlio all'interno dell'autovettura convenzionata. Prevista inoltre un'assicurazione speciale che è coperta direttamente dalla startup. Vedremo dunque come evolverà questa nuova startup americana che si piazza in una nicchia dei servizi di car-sharing molto interessante, un po' come il servizio SheTaxis, che permette di essere trasportati da sole autiste donne così da agevolare tutte quelle persone che per questioni personali o religiose non volevano essere accompagnate da un autista maschile.

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