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Sicurezza aerei, basta un’app per realizzare un dirottamento durante il volo

Un esperto di informatica, Hugo Teso, ha realizzato una dimostrazione durante un volo di simulazione su di un boing all’evento Hack in the Box.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Dirottare un aereo, magari un Boing, con una semplice applicazione per Android? Secondo Hugo Teso possibile. Stiamo parlando dell'intervento realizzato da uno dei maggiori esperti in campo della sicurezza informatica nonché pilota di aerei con anni di esperienza, che durante il famoso evento Hack in the Box tenutosi in questi giorni ad Amsterdam, ha dimostrato come sia possibile dirottare in volo l'aeromobile utilizzando semplicemente un'applicazione.

La dimostrazione è avvenuta con l'introduzione tramite applicazione da parte di Hugo Teso all'interno del sistema di comunicazione di una plancia virtuale di un Boeing. Il pilota-informatico è riuscito a prendere il completo controllo del volo stesso, modificando quindi il piano di volo, le traiettorie, le velocità e ad azionare le mascherine per l'ossigeno. Ciò che ha lasciato basiti tutti i partecipanti alla dimostrazione è stato il fatto che Teso sia riuscito ad intrufolarsi nei sistemi quando il volo, in simulazione, fosse in azione e quindi con pilota automatico inserito. Oltretutto l'informatico ha sperimentato il fatto che il sistema per le comunicazioni tra l'aeromobile e la torre di controllo (l'Aircraft Communication Addressing and Reporting System o ACARS) non avesse alcun tipo di protezione e quindi penetrabile in modo semplice ed istantaneo.

A dare torto all'informatico Teso ci pensano chiaramente le varie compagnie prese in considerazione dal test. Honeywell, Rockwell Collins e Thales, infatti, sminuiscono la situazione dichiarando che il sistema su cui è entrato il pilota fosse un prodotto di simulazione con sistemi di cifratura decisamente diversi e meno impegnativi di quelli presenti realmente sugli aerei commerciali di linea. A posteriori però la Honeywell si è posta in comunicazione con Hugo Teso per riuscire a carpire al meglio qualsiasi informazione dell'applicazione utilizzata e del metodo utilizzato per byapassare i sistemi di sicurezza. Anche la FAA e la EASA, le agenzie americana ed europea per la sicurezza nei cieli, stanno portando avanti un indagine interna sulla questione pronte a ripristinare normative nella costruzione di sistemi di protezione maggiormente blindati.

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