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Snapchat, rubate più di 100 mila foto da app di terze parti

Trafugato da Snapchat un database di 13 Gb di immagini di utenti giovanissimi. Il furto sarebbe stato possibile utilizzando un’app di terze parti. L’operazione sarebbe stata fatta dagli utenti di 4chan e successivamente sullo stesso sito sarebbe stato messo online il database scaricabile da chiunque.
A cura di Francesco Russo
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Nuovo furto di immagini dopo quello che ha coinvolto i Cloud. Questa volta il furto riguarda Snapchat, l'app popolarissima tra i giovanissimi, e secondo quanto rivelato da Business Insider sarebbero più di 100 mila le immagini trafugate. A differenza dei furti precedenti che hanno riguardato soprattutto celebrità del mondo del cinema e dello spettacolo, questo furto sarebbe ancora più grave in quanto riguarda immagini di centinaia di migliaia di ragazzi di un'età compresa tra i 13 e i 17 anni.

Il furto, denominato "The Snappening", sarebbe stato opera di utenti di 4chan, forum di immagini, e portato avanti nelle ultime settimane. L'operazione si è conclusa giovedì sera grazie ad un'app di terze parti che ha reso possibile l'accesso ad un database su Snapchat di ben 13 Gb di immagini. Ora il funzionamento di Snapchat si basa sulla possibilità di condividere immagini che dopo pochi secondi si cancellano automaticamente. Il fatto che sia stato trafugato un database di queste dimensioni è la dimostrazione che le immagini non spariscono mai del tutto, diversamente da quanto hanno sempre creduto i giovani utenti dell'app.

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Dopo l'accesso, gli utenti di 4chan hanno creato un database interno al loro sito che consente di rintracciare le immagini di Snapchat attraverso il nick usato sull'app. Lo stesso database è stato poi condiviso su viralpop.com, ora non più raggiungibile, ma dal quale molti utenti hanno avuto il tempo di scaricare molte immagini di utenti di Snapchat.

L'attenzione ora si concentra su quale app di terze parti sia stata hackerata per accedere a Snapchat e secondo indiscrezioni, ma anche molte fonti certe, l'app sarebbe Snapsave. Ma lo sviluppatore dell'app in questione nega che ci sia stata una violazione anche per il fatto che la stessa applicazione non salverebbe il nick e la password degli utenti di Snapchat.

La posizione di Snapchat di fronte a questo grave incidente è stata netta. E in un comunicato l'azienda sostiene che i propri server non sarebbero stati violati e che il tutto è successo in quanto gli utenti hanno messo in pratica delle azioni non contemplate dalle condizioni di utilizzo dell'app, ossia quella di inviare e ricevere snaps da app di terze parti.

Si tratta di un furto gravissimo in quanto gli utenti sono giovanissimi, la metà ha un'età compresa tra i 13 e i 17 anni, e le immagini e i video trafugati ritraggono spesso gli utenti nudi. Infatti gli stessi utenti di Snapchat hanno sempre creduto che quei contenuti sparissero dall'app dopo pochi secondi, ma come dimostrato così non è mai stato.

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