SoftBank ha annunciato i piani per l'acquisizione dell'azienda produttrice di chip AMD per 31,4 miliardi di dollari. Si tratta della più grande acquisizione europea in campo tecnologico. SoftBank pagherà infatti 17 dollari ad azione dell'azienda inglese, a distanza di poche settimane dai risultati del referendum che ha portato alla Brexit. Un elemento importante, perché l'esito della votazione ha reso AMD un bersaglio ghiotto per le aziende estere in cerca di investimenti, nonostante la rilevanza internazionale del marchio abbia comunque protetto il suo valore dal crollo.
La realtà inglese è nettamente più piccola in termini di ricavi se messa a confronto con colossi come Intel, ma AMD è riuscita ad imporsi nel panorama internazionale grazie anche a collaborazioni con Apple e Samsung, che sfruttano le sue licenze all'interno dei loro processori. Nel corso del 2015 sono stati spediti 15 miliardi di chip con tecnologia AMD nel mondo, con un incremento di 3 miliardi rispetto all'anno precedente. Circa la metà di questi sono finiti in dispositivi mobile. L'acquisizione è solo l'ultima di una serie di investimenti voluti dal CEO di SoftBank Masayoshi Son, che nel 2006 ha investito 15 miliardi di dollari nella divisione giapponese di Vodafone, diventando il terzo operatore del paese.
31 miliardi di dollari rappresentano però un record anche per SoftBank, la cui acquisizione più costosa finora era quella da 20 miliardi di dollari di Sprint tre anni fa. Quello in AMD potrebbe rappresentare un altro grande investimento vista la forte presenza dei suoi chip in pressoché tutti gli smartphone attualmente sul mercato, mentre la concorrenza fatica ancora ad aggredire questo settore. L'investimento arriva peraltro in un momento di assestamento per la realtà giapponese, costretta ad isolare Sprint per proteggere il proficuo business giapponese dai risultati altalenanti della realtà americana.
