Nel 2040 potremo volare da Londra a Sydney in 90 minuti, grazie ad una tecnologia in grado di viaggiare a 20 volte la velocità del suono. Il progetto è di un'azienda tedesca il cui obiettivo è quello di ridurre drasticamente la durata degli spostamenti intercontinentali grazie a dei viaggi spaziali estremamente veloci: impiegheranno solo 60 minuti per viaggiare dall'Europa all'America. L'unico lato negativo? Il costo. I biglietti per questo tipo di viaggi non saranno economici, anzi. Si parla di centinaia di migliaia di dollari a tratta, elemento che da solo riesce a frenare l'entusiasmo per l'estrema velocità degli spostamenti.
"Siamo intenzionati a creare una scaletta ben precisa per lo sviluppo di questa tecnologia" ha spiegato Martin Sippel, responsabile del progetto SpaceLiner. "Dobbiamo definire la missione e cominciare ad avviare la fase A del progetto". Un'operazione tutt'altro che semplice: secondo le stime, sono necessari 33 miliardi di dollari per avviare e completare il tutto entro il prossimi due decenni. Un'eventualità che aveva scoraggiato i responsabili nel 2007, quando il progetto fu accantonato a causa dei requisiti troppo alti. Ora, invece, sembra che i viaggi veloci nello spazio possano davvero realizzarsi.
Il sistema si avvarrà di due elementi: un razzo (riutilizzabile) per la spinta iniziale e un veicolo orbitante che nelle prime immagini diffuse ricorda un'evoluzione dello Shuttle. La propulsione avverrà tramite l'utilizzo di idrogeno liquido e ossigeno, risultando quindi totalmente ecologica. In meno di 10 minuti, lo SpaceLiner sarà in grado di raggiungere 20 volte la velocità del suono; una volta raggiunta l'altezza di 80 chilometri – raggiungendo quindi il limite dell'atmosfera terrestre – il velivolo con i passeggeri si distaccherà dal razzo e comincerà la discesa verso la destinazione ad una velocità di 25 mila chilometri orari. Secondo i creatori, la flotta di SpaceLiner potrebbe effettuare circa 15 voli al giorno. I voli preliminari del prototipo dovrebbero iniziare nel 2035, mentre il servizio potrebbe entrare in servizio nel corso del 2040. Entro il 2020, però, i responsabili dovranno raccogliere i 33 miliardi di dollari necessari ad avviare la costruzione dei mezzi di trasporto.