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Spagna: il governo approva la Google Tax, entrerà in vigore nel 2015

Il governo spagnolo ha approvato la cosiddetta Google Tax, una tassa che riconosce agli editori un diritto inalienabile a ricevere una compensazione equivalente nel momento in cui si mette a disposizione del pubblico, attraverso servizi elettronici, un contenuto o frammenti di esso.
A cura di Marco Paretti
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Google Spagna tax tassa

Per aziende come Google, il dover gestire sempre più problemi legislativi in tutta Europa è diventata ormai normale amministrazione. L'ultimo esempio arriva dalla Spagna, dove il parlamento ha appena approvato una legge conosciuta come la Google Tax, un insieme di proposte legate alla proprietà intellettuale che permette a chi pubblica notizie di essere pagato ogni volta che il proprio contenuto viene mostrato nei risultati di una ricerca.
L'anno scorso era successo qualcosa di simile in Germania, dove la lunga battaglia tra Google e gli editori aveva portato ad uno "snellimento" dei link mostrati nella sezione Notizie del motore di ricerca, eliminando gli estratti e le immagini legate ai giornali tedeschi.

Com'era prevedibile, Google non è affatto contenta della decisione del governo spagnolo, ma il gigante di Mountain View ha già dichiarato di essere disponibile al dialogo nei confronti delle pubblicazioni spagnole per trovare strade che possano aumentare i loro guadagni.
Il provvedimento, che entrerà in vigore dall'1 gennaio 2015, consentirà agli editori di ricevere una compensazione equitativa dagli aggregatori di notizie come Google News, sezione del motore di ricerca focalizzata sulla catalogazione degli articoli presenti in rete. L'art. 32.2 della LPI prevede che nel momento in cui si mette a disposizione del pubblico, attraverso la rete, un contenuto o frammenti di esso venga riconosciuto agli editori un “diritto inalienabile” a ricevere una compensazione equivalente per la proprietà intellettuale che è stata riprodotta.

La normativa prende spunto proprio da quelle già presenti in Francia e in Germania e, proprio come in questi paesi, al momento del varo aveva raccolto numerosi dissensi da parte di Google, degli editori, dei media e delle associazioni di autori. La manovra è stata definita "un regalo del governo ai grandi quotidiani" in grado di danneggiare gravemente le piccole realtà del web.
Nonostante una petizione firmata da 80 mila persone, a favore della legge si è espressa l'Associazione di Editori di Quotidiani Spagnoli. "I servizi come Google News aiutano gli editori a portare il traffico ai propri siti web" ha commentato Google in un comunicato "Per il futuro si valuteranno le scelte da fare nell'ambito della nuova regolazione".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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