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Spotify, ecco le potenzialità nascoste del servizio musicale streaming

Il servizio potrebbe non essere solo musicale per gli utenti, ma anche un vero e proprio strumento di social media marketing aziendale. Ecco perché.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Spotify

Spotify è senza alcun dubbio il servizio che sta entusiasmando maggiormente da qualche anno a questa parte. In Italia è arrivato tardi rispetto alla Svezia, Spagna, USA e i primi paesi che lo hanno potuto utilizzare. Di certo però il suo successo anche nella nostra penisola lo ha decretato come il miglior servizio di streaming musicale che esista. Senza se e senza ma. Cosa si cela però dietro al colosso creatore di Spotify? Quali possono essere realmente le potenzialità di questo semplice servizio?

Spotify è innanzitutto una libreria musicale. Una libreria che permette accesso in due semplici modalità: quella gratuita con limitazioni di pubblicità e di ascolto da mobile e quella invece premium che con il costo di 9.99 euro permette di utilizzare il servizio in modo illimitato, senza interruzioni pubblicitarie e con la possibilità di farne uso anche dagli smartphone di ultima generazione e tablet sia con connessione dati che in offline. Qualità queste che sembrano premiare in modo completo il grande lavoro che ogni giorno viene realizzato dagli addetti per portare avanti l'intero ecosistema. Un mondo quello dello streaming musicale che si sta sempre ritagliando degli spazi decisamente importanti nel panorama della musica, per svariate ragioni.

Innanzitutto la possibilità di mettere mano su una moltitudine incredibile di brani, album e radio streaming che nessun altro servizio ad oggi è in grado di restituire come riesce Spotify. Oltretutto, tralasciando le limitazioni in qualche modo decisamente innocue, il servizio viene proposto in una prima formula gratuita, cosa che invece non riesce ad altri primo fra tutti Rdio. Inoltre la stessa piattaforma permette grazie a LastFM di sfruttare al massimo la dinamica del suggerimento del servizio permettendo a tutti di conoscere anche nuovi artisti in base alle proprie preferenze.

Da una parte il servizio sta già avendo i primi notevoli risultati che permettono di chiarire quale sia in parte il suo potenziale. Parliamo della lotta alla pirateria. Spotify, in effetti, proponendo al pubblico musica praticamente gratuita o a costo non elevato, sempre presente e che non occupa spazio in termini di GB virtuali, sta lottando in qualche modo contro il proliferarsi di quei processi di download illegali che hanno contraddistinto e continuano a contraddistinguere il mondo musicale.

spotify_social

[quote|right]|Spotify è una libreria musicale che guarda al Social[/quote]Oltre a questo però Spotify sta permettendo a molte aziende o a molti personaggi di utilizzare anche un vero e proprio potere di social media marketing aziendale come nessun'altra società o servizio riesce a produrre. Ad oggi non è permesso di realizzare un vero profilo aziendale come magari invece è permesso da Facebook, ma gli esempi che calzano a pennello sono presenti e come. Parliamo ad esempio del più importante: Barack Obama. Il Presidente degli Stati Uniti d'America, infatti, risulta essere molto attivo sui social network, da Facebook a Twitter ed anche Spotify. Sul profilo da lui stesso presieduto "sforna" ogni giorno playlist presidenziali seguite da una moltitudine di utenti. Non è da meno John Biden, il famoso sfidante dell'attuale presidente USA, il quale ha utilizzato proprio Spotify per pubblicare i discorsi politici durante la campagna elettorale.

Spotify crede molto nel social e lo si è visto nel suo ultimo aggiornamento dove ha introdotto il tasto "follow" permettendo quindi di avere  creare un legame privilegiato con alcuni utenti da cui prelevare anche suggerimenti per la propria selezione musicale. Uno strumento significativo che non può fare altro che incrementare il potere dell'intero ecosistema.

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