Spotify ha 70 milioni di abbonati

Spotify ha annunciato sul suo profilo ufficiale su Twitter di aver raggiunto i 70 milioni di iscritti al servizio di streaming musicale. Prima di oggi, l'ultimo dato divulgato dalla piattaforma era stato annunciato lo scorso luglio, quando Spotify poteva contare su 60 milioni di iscritti. Nel giro di qualche mese, quindi, il servizio di streaming ha incrementato di ulteriori 10 milioni il numero di utenti che ogni mese pagano un abbonamento per accedere al grande catalogo musicale offerto dall'azienda. Questi numeri fanno riferimento agli abbonati, mentre il numero totale di utenti non è stato aggiornato: a giugno erano 140 milioni.

Nel corso degli ultimi mesi Spotify ha rinegoziato diversi accordi con le etichette, soprattutto le tre major Sony Music, Universal e Warner Music, che forniranno al servizio un'agevolazione sul pagamento delle royalty. L'accordo prevede inoltre che le etichette possano usufruire di un'opzione per impedire che gli utenti dell'opzione gratuita non possano accedere ai nuovi album per un periodo di tempo limitato. Quest'anno Spotify dovrebbe inoltre sbarcare ufficialmente in borsa con una IPO. Secondo Reuters, l'azienda avrebbe depositato in maniera confidenziale i documenti necessari nel corso di questa settimana.

Nel frattempo Spotify sta contrastando l'ennesima causa legale che la vede protagonista. Questa volta è la Wixen Music Publishing, l'azienda che detiene i diritti di circa 200 artisti tra cui Tom Petty, Neil Young, The Beach Boys, Missy Elliott e Janis Joplin, ad aver fatto causa a Spotify per 1,6 miliardi di dollari. Come spiega Variety, la società americana ha accusato il noto servizio di streaming di utilizzare migliaia di canzoni senza la licenza corretta. Wixen sostiene che Spotify non faccia abbastanza per identificare i corretti detentori dei diritti delle canzoni quando li acquista dalle etichette discografiche. "In una corsa per essere i primi sul mercato, Spotify ha messo in atto sforzi insufficienti per collezionare le informazioni musicali necessarie e, di conseguenza, ha spesso fallito ad ottenere le licenze di ogni registrazione o sottostare ai requisiti della sezione 115 del Copyright Act".

Marco Paretti

Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.