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Squid, l’app che rivoluziona le news online: leggi subito senza iscriverti

Squid App permette con un solo click di personalizzare il flusso di notizie che si vuole leggere. Disponibile sia per Android e iOs, permette di personalizzare il feed di news, commentarle e condividerle sui proprio profili social. Ecco come funziona.
A cura di Ida Artiaco
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La nuova frontiera dell'informazione passa per un'app che è in grado, attraverso un algoritmo, di scegliere quali sono le notizie più interessanti, già pubblicate su giornali e blog, per ciascun utente. Si chiama Squid ed è da molti considerato lo Snapchat del giornalismo. Disponibile sia per Android e iOs, è stata lanciata in Italia e in altri sei Paesi da sei giovani intraprendenti, tutti di nazionalità diverse, tra cui Giulia Ranuzzi de Bianchi, di origine romana ma toscana d'adozione ed ex economista all’Ocse. Grazie a questa applicazione, è possibile tuffarsi nell'immenso oceano delle news quotidiane e pescare quelle più importanti a seconda delle proprie passioni, con la possibilità di commentarle e con dividerle ai propri amici.

Squid App è molto facile da usare. Basta scaricare gratuitamente l'applicazione dagli store online e scegliere gli argomenti che più interessano, personalizzando il feed di notizie proveniente da organi di stampa, giornali e blog, senza necessità di iscrizione. In questo modo, ci si ritrova all'interno di un vero e proprio aggregatore di news con oltre 20mila fonti diverse. Sta proprio qui la sua forza ed è per questo che subito dopo il lancio nel nostro Paese sono stati registrati i 100mila download in soli sei mesi di attività, da aprile a settembre 2016. Sugli articoli che incuriosiscono, inoltre, si può intervenire con sticker, dalla forma di calamaro, (squid, per l'appunto in inglese), scritte personalizzate, appunti a margine, sottolineature, da condividere sui propri profili social. Se si vuole solo leggerlo, basta cliccare sul pezzo in questione e si viene reindirizzati sul giornale (o blog) che l'ha pubblicato.

Tra le preferenze personalizzabili, anche le notizie regionali e provinciali e la selezione delle sottocategorie di interesse. "Tra le nostre fonti, che sono migliaia per ciascuno dei Paesi in cui esistiamo, abbiamo voluto includere anche i blog, perché la nostra idea era quella di attirare i millennials – ha spiegato Ranuzzi de Bianchi, responsabile dell'app per l'Italia -. Abbiamo impiegato quasi un anno a scegliere quelli più popolari e autorevoli e ne aggiungiamo regolarmente. La app è molto visiva, il nostro algoritmo predilige gli articoli accompagnati da foto e immagini. Questo piace soprattutto ai ragazzi".

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