Ecco StarsUp, il primo portale in Italia di equity crowdfunding
E' ufficialmente partita StarsUp, la prima piattaforma in Italia di equity crowdfunding, riconosciuta dalla Consob, organo di vigilanza e di sorveglianza delle società quotate in Borsa. A distanza di sei mesi, era infatti luglio 2013, quando la stessa Consob approvò il regolamento per l'equity crowdfunding, quella che era allora ed è ancora l'unica attività che si è presentata per poter operare in questo nuovo settore, appunto StarsUp, comincia finalmente ad essere operativa a tutti gli effetti.
Ma andiamo per ordine anche perchè stiamo parlando di un settore in cui l'Italia, per una volta, ha dimostrato di arrivare prima di tanti alttri paesi, come gli Usa, ad esempio, o come la Germania. In pratica, con l'adozione del regolamento per l'equity crowdfunding le startup italiane hanno di fronte un modo alternativo per finanziarsi. Come? Il meccanismo, per quanto possa sembrare complesso snocciolarlo in termini finanziari, è in realtà molto semplice. Una startup che volesse trovare modi alternativi di finanziamento, rivolgendosi ad una piattaforma come StarsUp, mette in vendita online delle proprie quote societarie.
Questa è una modalità rivoluzionaria per il nostro paese, sia perchè il tutto avviene online e sappiamo che significato abbia questo per un paese come il nostro, ma anche perchè è la prima volta che gli utenti "partecipano" al capitale di rischio.
StarsUp è sua volta una startup, ha sede a Livorno, ed è stata fondata da tre commercialisti Matteo Piras, Carlo Piras e Alessandro Scutti che da sempre interessati al crowdfunding hanno pensato che un'attività di questo tipo potesse davvero aprire un po' di spazi anche nel nostro paese. E l'attività comincia subito perchè c'è già una prima startup che aderisce alla piattaforma, è la Cantiere Savona, startup sarda creata da Andrea Columbu, Giovanni Vacca e Mauro Bandini nel 2010, che richiede 380 mila euro. E come può contribuire un utente che volesse partecipare? Allora, StarsUp non esercita funzioni di intermediario in questo tipo di operazioni, quindi si potrà fare un bonifico per cifre che siano al di sotto dei 500 euro, mentre per cifre superiori sarà necessario recarsi in banca e per per ora potrà adottare questa opzione solo chi ha un conto corrente in Banco Popolare o Credito Bergamasco. Presto sarà possibile fare operazioni anche da altre banche.
Ci auguriamo che questa nuova opportunità possa contribuire ad estendere ancora di più la possibilità di creare startup in Italia, anche perchè per una volta, proprio in fatto di equity crowdfunding, possiamo dire di essere dei pionieri. Certo sarà necessario una maggiore sensibilizzazione di fronte a questi argomenti. Noi continueremo a monitorare questo tipo di attività e vi renderemo presto conto degli sviluppi.