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Startup Europe Partnership, la prima piattaforma in Europa per le startup

Annunciata nei giorni scorsi a Davos, nasce la Startup Europe Partnership (SEP), la prima piattaforma paneuropea con l’obiettivo di supportare la crescita di aziende europee su scala globale. Mind The Bridge avrà il ruolo di coordinatore.
A cura di Francesco Russo
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Nasce Startup Europe Partnership (SEP), la prima piattaforma paneuropea dedicata ad aiutare concretamente le startup del vecchio continente a crescere e a competere a livello globale. E ad annunciarla nei giorni scorsi è stata Neelie Kroes, Vice Presidente della Commissione Europea e responsabile per la Digital Agenda, durante il World Economic Forum che si è tenuto recentemente a Davos.

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L'Europa ha bisogno di startup e di grandi aziende internazionali per diventare nuovamente un polo di crescita globale – ha commentato la Vice Presidente della Commissione Europea Neelie Kroes – I politici non creano posti di lavoro, gli imprenditori sì. Noi sosterremo questo tipo di mentalità e ci proponiamo di spingere le startup europee oltre la loro “comfort-zone”. Dopo di che ci toglieremo di mezzo. Infatti la cosa migliore che talvolta un leader politico può fare è proprio togliersi di mezzo”.

A guidare questa importante partnership è stata scelta dalla Commissione Europea Mind The Bridge, fondazione italo-americana, che avrà la collaborazione della fondazione inglese Nesta. Ulteriori dettagli sul programma relativo alla SEC verranno svelati a Bruxelles il prossimo mese di Marzo, durante un evento dedicato.

Secondo Alberto Onetti, Chairman della fondazione Mind the Bridge, la nascita della Startup European Partnership segna un momento importante per lo sviluppo delle startup a livello europeo e non solo:

"Obiettivo finale è perciò quello di convogliare lo tsunami di startup che sta nascendo anche nel vecchio continente in una piattaforma realmente europea che sostenga l’affermazione di campioni globali. Se mi passate la metafora, passare dai campionati nazionali alla Champions League. Le startup hanno difatti bisogno di sfondare il “soffitto di vetro” che le separa dalla crescita sia dimensionale che internazionale. Perciò serve un cambio di mentalità. Il fatto che la Commissione Europea oggi lanci un programma dedicato come il SEP ha una fortissima valenza politica. A questo devono però seguire i fatti. Il programma SEP mira concretamente a costruire un ponte tra l'ecosistema delle startup, da una parte, e le grandi corporate e gli investitori, dall’altra. È quello che siamo stati chiamati a fare.”

Obiettivo, questo che delinea Onetti, condiviso, oltre che da Mind the Bridge e Nesta, anche da tutti i soci fondatori del progetto, grandi aziende (da Telefonica a Orange), istituzioni finanziarie (BBVA), fondi di investimento (European Investment Fund, parte dell’European Investment Bank Group) e le più importanti e attive università europee (Cambridge University, IE Business School e Alexander von Humboldt Institute for Internet and Society).

Questa iniziativa, che ricordiamo essere la prima a livello europeo concepita con l’obiettivo di far “scalare” le startup, fa parte delle 6 azioni per l’imprenditorialità definite dall’“Entrepreneurship 2020 Action Plan” (European Commission, Gennaio 2012): è stata sviluppata in partnership con aziende leader e istituti di formazione e concepita per realizzare alcune delle raccomandazioni chiave incluse nello Startup Manifesto.

Il programma SEP si baserà principalmente su 3 linee di azione che ruoteranno intorno a un unico format, scalabile e rodato nel nostro paese grazie proprio alle attività condotte negli ultimi anni dalla fondazione Mind the Bridge: il Job Creator Tour (JCT).

  • Matching: una serie di eventi internazionali che si terranno nelle principali città europee, seguendo lo stesso format. Ciascun evento rappresenterà una sorta di marketplace all’interno del quale le migliori startup europee incontreranno le principali aziende interessate a specifiche tecnologie. L’obiettivo è quello di fare in modo che le grandi aziende acquistino i prodotti e veicolino i servizi delle startup (procurement), facciano investimenti in startup (seed investment) e potenzialmente anche acquisizioni (acquisizioni/acqui-hiring).
  • Mapping: una mappatura delle startup e degli hub europei più promettenti e la celebrazione delle storie di successo di startup o spin-off che sono stati capaci di crescere. L’obiettivo è quello di fornire visibilità a startup emergenti e promuovere dei modelli di riferimento.
  • Sharing: un archivio di best practice in uso presso le migliori aziende europee e non (prendendo come riferimento, per esempio, la Silicon Valley) in termini di corporate venture e programmi di imprenditorialità aziendale. L’obiettivo è ridurre il divario culturale e favorire la “startup cross-fertilization”.

A livello istituzionale, SEP godrà del patrocinio della Commissione Europea in generale e delle sinergie con l'European Digital Forum in particolare. Quest’ultimo programma, anch’esso presentato oggi a Davos, è finalizzato a definire nel dettaglio le 22 azioni dello Startup Manifesto e a condurre a una loro rapida esecuzione.

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