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Stati Uniti, i terremoti si individuano grazie a Twitter

La US Geological Survey (USGS) ha iniziato ad utilizzare Twitter come strumento in grado di individuare i terremoti. In un post pubblicato sul blog ufficiale, il social network ha spiegato in che modo l’organizzazione governativa utilizza i dati derivanti dai tweet per tracciare l’attività sismica in tutto il mondo.
A cura di Marco Paretti
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Twitter Terremoti

La US Geological Survey (USGS) ha iniziato ad utilizzare Twitter come strumento in grado di individuare i terremoti. In un post pubblicato sul blog ufficiale, il social network ha spiegato in che modo l'organizzazione governativa utilizza i dati derivanti dai tweet per tracciare l'attività sismica in tutto il mondo. Grazie alle Api pubbliche, la USGS è in grado di identificare i terremoti in ogni parte del mondo sfruttando i messaggi pubblicati dagli utenti su Twitter.

Un sistema che va a supportare i circa 2 mila sensori distribuiti dal National Earthquakes Information Center sul territorio americano. È proprio questa scarsa distribuzione ad aver limitato molto la possibilità di individuare i terremoti nelle zone non coperte dal sistema di rilevamento. Una mancanza risolta proprio dal social network, dove spesso si riversano i messaggi di chi avverte un movimento sismico. Anche perché chi twitta a proposito dei terremoti, spiegano gli studiosi, generalmente invia dei messaggi abbastanza corti: non più di sette parole senza link o dettagli riguardo alla magnitudo.

Twitter Terremoti

Applicando questi filtri al sistema, i ricercatori hanno scoperto di poter individuare efficacemente l'attività sismica anche nelle zone non coperte dai sensori, riuscendo ad inviare avvisi d'allarme nel giro di due minuti. Nel 2014 hanno utilizzato i messaggi su Twitter per rilevare un terremoto in Napa, California, in soli 29 secondi e ora stanno cercando di integrare Twitter più in profondità nei sistemi di individuazione che già sfruttano una serie di algoritmi automatizzati. "Non è un cambiamento rivoluzionario in ciò che facciamo" ha spiegato Paul Earle, sismologo della USGS. "Ma ci fornisce uno o più minuti extra, un vantaggio prezioso che possiamo utilizzare per rispondere con efficacia alla situazione d'emergenza".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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