Apple dovrebbe pagare più tasse. A dirlo non è (solo) il Fisco né un gruppo di consumatori, ma proprio il co-fondatore dell'azienda di Cupertino, Steve Wozniak. L'un tempo compagno di Steve Jobs nella creazione di quello che oggi rappresenta un colosso della tecnologia ha spiegato in un'intervista rilasciata alla BBC che le notizie sull'evasione fiscale da parte di Apple lo sconfortano e che il pagamento delle tasse "fa parte della vita", qualcosa che "ogni azienda nel mondo dovrebbe fare". Il modus operandi di Apple – e di molte altre aziende – in merito all'utilizzo di stratagemmi per pagare meno tasse attira forti critiche da ormai diversi anni.
Attualmente, infatti, Apple fa transitare tutti i suoi ricavi europei nella sede irlandese, dove un accordo speciale le permette di pagare solo 2,5% di tasse e non, come invece avviene normalmente nel paese, il 12,5%. La Commissione Europea è sempre più vicina a definire ufficialmente illegale questo accordo attualmente in vigore tra Apple e l'Irlanda, eventualità che costringerebbe l'azienda di Cupertino a pagare le tasse arretrate, pari a 8 miliardi di dollari. Ma Apple non è l'unica azienda in questa situazione: Starbucks, per esempio, dovrebbe all'erario 22 milioni di dollari e altre 35 realtà operanti in Europa avrebbero debiti pari a 760 milioni di dollari.
"Non mi piace l'idea che Apple sia scorretta, non pagando le tasse come lo faccio io in quanto cittadino" ha commentato Wozniak. "Lavoro molto, viaggio molto e pago più del 50% di ciò che guadagno in tasse. Credo che questo faccia parte della nostra vita e dovremmo farlo tutti". Aziende comprese, aggiunge poi. Wozniak non è nuovo alle critiche nei confronti della realtà che ha aiutato a creare nel 1976. Poco dopo aver lasciato il suo posto, vendendo tutte le azioni in suo possesso, l'uomo dichiarò che "Apple stava procedendo nella direzione sbagliata da ormai diversi anni". Era il 1985. Ora Apple è l'azienda che vale di più al mondo.