Stop ai costi di roaming: via libera dal Parlamento europeo
Nel corso della giornata di oggi il Parlamento europeo ha approvato con 549 voti a favore, 27 contrari e 50 astensioni l'accordo informale con il Consiglio sui tetti ai prezzi all'ingrosso per l'uso della telefonia mobile. Nel dettaglio è stato rimosso l'ultimo ostacolo all'abolizione dei costi del "roaming" che a partire dal prossimo 15 giugno consentirà a tutti gli utenti dei paesi dell'Unione Europea di effettuare chiamate, inviare messaggi e navigare su internet senza pagare tariffe aggiuntive.
L'accordo tra il Parlamento ed il Consiglio sui tetti ai prezzi all’ingrosso ha stabilito i limiti sui costi che gli operatori telefonici potranno addebitarsi reciprocamente per l’utilizzo delle loro reti al fine di effettuare chiamate transfrontaliere in “roaming”. Tali prezzi all’ingrosso del roaming influenzeranno indirettamente i costi finali dei consumatori. A partire da metà giugno, dunque, i clienti degli operatori dei paesi europei non dovranno più pagare tariffe extra per telefonare, inviare messaggi e utilizzare dati della rete mobile all'interno dell'Unione europea. Ovviamente non mancheranno una serie di limitazioni ma si tratterà tuttavia di eccezioni minoritarie.
Ad inizio settimana era trapelata la notizia del direttore generale della Dg Connect della Commissione Ue Roberto Viola su un possibile rinviato di dodici mesi dell'abolizione del roaming. Rinvio che però non dovrebbe coinvolgere i principali operatori italiani (Tim, Vodafone, Wind 3) ma solo quegli operatori che con l'introduzione della gratuità del roaming registrerebbero perdite complessive superiori al 3 per cento.