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Streaming, chiusi 15 siti pirata: con 5 euro offrivano Sky e Mediaset Premium

La Guardia di Finanza ha da poche ore portato a termine l’operazione “Pirate on demand”, un’attività iniziata nel settembre 2016 che si è conclusa con la chiusura di 15 siti web che permettevano agli utenti di guardare illegalmente i canali di Sky e Mediaset Premium.
A cura di Matteo Acitelli
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La Guardia di Finanza del nucleo di polizia tributaria di Cagliari ha da poche ore portato a termine l'operazione "Pirate on demand", un'attività iniziata nel settembre 2016 che si è conclusa con la chiusura di 15 siti web che permettevano agli utenti di guardare illegalmente i canali di Sky e Mediaset Premium. Come spiegato dagli agenti delle Fiamme Gialle i portali sequestrati offrivano abbonamenti a Sky e Mediaset Premium che le persone interessate potevano acquistare tramite ricarica PayPal a cifre che variano tra i 5 ed i 10 euro a seconda della durata dell'abbonamento e del pacchetto selezionato: cinema, sport, intrattenimento o canali per bambini.

Una volta effettuato il pagamento i responsabili di questo network di siti web inviava una mail con una "stringa di comando" che consentiva l'accesso alle piattaforme Iptv tramite computer, tablet o smart tv. A capo di questa organizzazione è stato individuato un uomo di 65 anni residente nella provincia di Varese che ora è indagato per violazione di diritto d’autore. Come riportato nel comunicato diffuso dalla Guardia di Finanza, l'operazione "Pirate on demand" ha portato a individuare e bloccare "una vasta rete di diffusione e messa in condivisione online di interi palinsesti televisivi attraverso la Iptv". Attraverso i siti pirati scoperti dalle Fiamme Giappe venivano trasmessi online "eventi sportivi, film, serie televisive e concerti, in assenza della necessaria titolarità dei relativi diritti".

Al momento i portali pirata sono stati sequestrati e risultano inaccessibili agli utenti italiani, gli agenti della GdF sono ora al lavoro per quantificare il danno provocato dai 15 portali internet e scovare i fruitori del servizio. A collaborare con gli agenti del nucleo di polizia tributaria di Cagliari anche le unità anti piracy di Sky e Mediaset che hanno monitorato le connessioni fino ad individuare uno dei gestori dei siti sequestrati. Le indagini non sono ancora state concluse e dunque nelle prossime settimane potrebbero giungere nuovi sviluppi sulla vicenda.

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