Symantec verso il licenziamento di 1700 dipendenti
La crisi finanziaria mondiale sembra non voler risparmiare nemmeno i grandi colossi dell'informatica ed è di oggi l'indiscrezione per la quale la grande società produttrice di sistemi antivirus, Symantec, sia pronta a licenziare oltre 1700 dipendenti in due diverse tranche addirittura entro il prossimo mese di luglio. Posti di lavoro che andrebbero ad intaccare circa l'8% di forza lavoro totale dell'azienda.
La notizia arriva da una fonte diretta di AllThingsD che pone l'accento sul fatto che tali licenziamenti sembrerebbero far parte di un piano di riorganizzazione studiato dal CEO Steve Bennett, arrivato poco meno di un anno fa alla guida della società. Il sentore di tutto ciò si era avuto già a gennaio, quando Bennett aveva parlato di Symantec come un gruppo era caratterizzato da troppi livelli di gestione e che era necessaria una netta riduzione a 10 unità di business.
La cosa, in parte sconcertante, è che l’azienda non si trova in cattive acque. Il quarto trimestre dell’anno fiscale, quello chiusosi il 29 marzo scorso, ha fatto registrare un fatturato pari a 6,9 miliardi di dollari con un utile netto in salita del 4% rispetto all’anno precedente. Le vendite, anche, sono salite del 3%. Un rappresentante dell’azienda, dopo la pubblicazione dei dati relativi ai licenziamenti, ha cercato di calmare le acque parlando di pure speculazioni, ma non sono stati forniti dati circa le reali intenzioni dei dirigenti Symantec.
Il numero dei dipendenti coinvolti segnalato da AllThingsD è pura speculazione. Come il nostro CEO Steve Bennett ha dichiarato pubblicamente durante l’earnings call di marzo, non ci stiamo concentrando sui numeri ma sui compiti, in conformità con la nostra nuova strategia. Stiamo ancora progettando la nuova organizzazione e avvisando i dipendenti, quindi non possiamo condividere il numero totale di persone coinvolte o rimanenti.