Tablet e computer in cella: l’esperimento nelle carceri francesi

Nel futuro dei detenuti francesi potrebbero presto arrivare computer e tablet all'interno di ogni cella. È lo scopo di una sperimentazione che è stata avviata e sta procedendo nel Paese transalpino, e che prevede di dotare i carcerati di dispositivi digitali grazie ai quali potranno svolgere al meglio numerose attività all'interno delle mura dei penitenziari — fatta eccezione ovviamente per la libera navigazione in Internet.
Connessi, ma non al World Wide Web
Secondo quanto riferisce Le Parisien, la sperimentazione sta avendo luogo nelle strutture di Digione, Meaux e Nantes e prevede che i dispositivi siano tutti connessi a reti carcerarie che fanno capo ai singoli penitenziari. Le reti in questione non hanno però accesso al mondo esterno — si tratta cioè di intranet, ovvero di sistemi scollegati dalla rete globale che però forniscono ai dispositivi che ne fanno parte tutti i vantaggi che derivano dall'essere interconnessi tra loro.
Cosa possono fare i detenuti
Attraverso i computer in dotazione ai detenuti è possibile effettuare acquisti, ordinare pasti in mensa, prenotare i luoghi di incontro con i visitatori esterni, ma anche effettuare traduzioni — una funzione utile per gli stranieri — e tenere traccia delle richieste effettuate all'amministrazione carceraria, oppure seguire corsi di formazione utili al reinserimento nella società senza bisogno di stampare corposi manuali o libri di testo. Le famiglie in visita possono inoltre rifornire di denaro il conto dei carcerati.
Il futuro dell'esperimento
Alcuni aspetti dell'iniziativa — come l'utilizzo di tablet ancorati alle pareti in luogo dei tradizionali computer — vanno ancora valutati. In generale però se l'esperimento andrà a buon fine l'idea è quella di estendere la portata del progetto a tutte le celle dei penitenziari di tutta la Francia, entro 3 anni, con un budget di 530 milioni di euro.