Talent Garden: tra contamination lab e co-working network [INTERVISTA]
All'estero la contaminazione di idee avviene al coffee corner dei college universitari, o nei parchi, o mentre si gioca una partita, o, ancora, tra i banchi universitari. In Italia la contaminazione fino a poco tempo fa non aveva trovato un terreno fertile attraverso il quale diffondersi. Dopo la diffusione dei punti del Decreto Crescita 2.0, il "Contamination Lab" ha trovato una sua specifica dignità e disciplina a corredo, necessitando soltanto di prendere "corpo".
Talent Garden, noto anche attraverso l'acronimo "TAG", è definito attraverso le sue pagine:
Un ecosistema dove menti brillanti e creative, piene di entusiasmo e di passione, di coraggio e di fantasia, possano aiutarsi e competere allo stesso tempo; sfidarsi e collaborare, confrontarsi e contaminarsi in modo “naturale” e – quasi naturalmente – dare consistenza ed humus imprenditoriale ad un terreno nel quale, dai boccioli di nuove idee, potranno fiorire e crescere nuove piantine, nuove aziende godranno delle condizioni migliori per potersi sviluppare e diventare grandi. (Talent Garden)
Nel concreto, si tratta di un network di Campus locali aperti 24 ore al giorno che possono ospitare fino a 445 talenti in tutta Italia.
Le sedi ad oggi operative – Pisa, Bergamo, Brescia, Milano, Padova e Torino (ultima apertura che risale al 22 maggio scorso) – vogliono ricreare un giardino immaginario dove – preservando l'ecocompatibilità a partire dai mobili d'arredo, ricreando una sorta di ambient zen, favorendo la proliferazione di idee attraverso chaise-longues usate come pensatoi e mega schermi con Xbox e biliardini per il calcio balilla – si cerca di favorire creatività ed innovazione fornendo un ambiente lavorativo che metta a proprio agio e dia linfa alle interazioni tra menti giovani.
Davide Dattoli – digital strategist, imprenditore-startupper e co-founder di TAG – ci ha aperto le porte della realtà che nasce anche dalla sua mente, lasciandoci scoprire le opportunità offerte e la roadmap per i futuri opening.
Interessante apprendere come TAG preserverà il marchio Made in Italy, ma oltrepasserà i confini nazionali: sono in programma, infatti, future aperture in Brasile, Indonesia, USA e Cina, dove il fermento attorno al tema startup è forte e c'è una domanda elevata di innovazione e di strumenti a suo supporto. La contaminazione – come conferma Davide – avverrà, quindi, anche a livello transnazionale, tra innovatori e creativi comunicanti da Paesi lontani geograficamente, ma non "spiritualmente".