TEDx Napoli: superare insieme la crisi con le idee e il web
Ragazzi, è stato davvero emozionante. E io un po’ ve la devo spiegare quest’emozione, altrimenti va a finire che vi possa sembrare la solita conferenza e invece non lo è stata e io ve lo dico da subito: se vi capita una volta nella vita di seguire un TEDx, non esitate nemmeno un momento e andateci.
Sabato pomeriggio, diluvio universale, nel suggestivo Riot studio in un vicolo nel cuore di Napoli, a San Biagio dei Librai, vicino alla strada dei pastorelli del presepe, tra sedie di cartone, caffè equosolidale, cioccolatini di Gay Odin e taralli di Leopoldo, 13 relatori si sono alternati per raccontarci le loro “idee che vale la pena diffondere”, dinanzi ad una platea di oltre 100 persone nonostante ne fossero previste la metà.
Il programma:
Partiamo con David Parrish che ci ha spiegato la differenza tra a-creativity e i-creativity, vale a dire rispettivamente creatività intesa in senso artistico e creatività intesa come “ingenuity in the office”, dal cui connubio si genera il successo.
In fondo tutte le idee che sono state realizzate partono dall’unione di queste due creatività.
Come quella di Stefano Consiglio e la sua travel community Angels for Travellers, nata come risposta alla cattiva reputazione dei napoletani – persino Goethe definiva la città come “un paradiso abitato da diavoli”. Stefano si è accorto che invece i napoletani sono spesso molto gentili con i turisti al punto tale da accompagnarli direttamente nei luoghi da visitare. Ha pensato così di creare un sito in cui si potesse cercare un “angelo” a cui chiedere consigli di viaggio. Il successo per la versione napoletana l’ha spinto ad espandere i consigli anche ad altre città in Italia e all’estero.
Interessante, soprattutto in seguito all’annuncio dei premi Pulitzer assegnati ai due reporter di media online, anche il civic media Timu di Vincenzo Moretti, per generare informazione di qualità.
Altro relatore, rigorosamente digital-integrato, è stato Roberto Esposito, che entrato nel Guinness World Record con il post di Facebook più commentato e che ha aiutato anche Greenpeace e la campagna Facebook: Unfriend Coal. Roberto sta inoltre lavorando al social network De Revolutione che si propone di “trasformare le tue migliori idee in rivoluzioni”. Ancora in versione alpha, ha registrato nel primo mese 37.000 iscritto, adottando la celebre citazione di Gandhi: sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
E se il social network di Roberto per cambiare il mondo è ancora work in progress, il progetto di Luca Vannetiello per creare un sistema economico alternativo, attraverso l’istituzione di un nuovo strumento econometrico: lo SCEC. Per la contabilizzazione delle emissioni di SCEC viene utilizzata una piattaforma informatica e i pagamenti possono essere effettuati anche con il proprio smartphone con il QR code.
Il progetto estremamente ambizioso conta già 15.000 iscritti e si propone di generare benessere diffuso e continuato nel tempo attraverso autoconsumo e scambio delle eccedenze.
Esempi eterogenei che ci mostrano come il web e il digitale possano compiere piccole e grandi rivoluzioni a partire dalle idee e dalla volontà di superare la crisi cambiando le regole del gioco attraverso il coinvolgimento dei cittadini-utenti.
Tra gli altri interventi, ci sono stati Giovanni Trono che ci ha raccontato come ha coinvolto la gente nelle sue performance teatrali con il progetto Alto Fragile, Paolo Santalucia e gli altri partecipanti al progetto EcoOonda che si propone di sensibilizzare nuotando per un mare meno inquinato, Emiliana Mellone che con il suo fantastico CleaNap si è messa a pulire Napoli, Claudio Scotto che produce concentrati di frutta con certificazione Fair trade in Sierra Leone, la coppia creativa austriaca Mischer’Traxler le cui opere sono il frutto dell’interazione tra coloro che vi si avvicinano, Elio Caccavale che studia l’evoluzione del nucleo familiare.
Infine l’intervento commuovente di Sebastian Gutierrez, che ha spiegato che Napoli era il palcoscenico ideale per il tema di questo TEDx, e che ci ha raccontato che il destino ha fatto in modo che lo stesso evento TEDx Napoli dedicato a crisi e creatività fosse diventato un esempio di crisi e creatività. Karolina Rosas, licenziataria del TEDx Napoli, e Sebastian si sono conosciuti e innamorati proprio grazie alla creatività di lei interessata agli eventi innovativi del TED e al pragmatismo di lui business analyst a Microsoft, la parte destra e sinistra del cervello così si sono trovate d'accordo.
Purtroppo però nel mese di novembre a Karolina è stato diagnosticato un disturbo al cervello che le ha causato un ematoma e la cosa ha fatto rischiare di non far mai svolgere il TEDx a Napoli; tuttavia la tenacia del team e la sua collaborazione hanno permesso di far svolgere ugualmente l'evento nonostante le difficoltà inaspettate.
I video del TEDx Napoli saranno disponibili tra una decina di giorni, intanto vi lascio con il video di JR, vincitore del TED Prize 2011, che si domanda: l’arte può salvare il mondo?
Martha Burns (@Martha_Burns)