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Telefonia, l’Agcom diffida Telecom: “Le nuove condizioni contrattuali non sono trasparenti”

Agcom bacchetta Telecom. Questa volta l’oggetto della disputa sono le nuove condizioni contrattuali che l’operatore intende applicare ai clienti di rete fissa. Il problema, ancora una volta, è la scarsa trasparenza: il cambio non è stato notificato con sufficiente chiarezza ai clienti, che devono avere la possibilità di scegliere o eventualmente rifiutare le nuove proposte.
A cura di Marco Paretti
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Agcom bacchetta Telecom. Questa volta l'oggetto della disputa sono le nuove condizioni contrattuali che l'operatore intende applicare ai clienti di rete fissa. Il problema, ancora una volta, è la scarsa trasparenza: il cambio non è stato notificato con sufficiente chiarezza ai clienti, che devono avere la possibilità di scegliere o eventualmente rifiutare le nuove proposte. L'Autorità ha sottolineato proprio questo aspetto: spesso gli utenti non sanno che possono rifiutare le offerte di Telecom e vengono dirottati automaticamente verso i nuovi piani tariffari.

"L'autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, nel consiglio del 20 aprile scorso ha approvato, su proposta del relatore, Antonio Nicita, un provvedimento relativo alle nuove condizioni contrattuali ed economiche su cui Telecom Italia si accinge a spostare la propria clientela residenziale di rete fissa" si legge in una nota divulgata dall'Agcom "A seguito delle attività di verifica della manovra proposta da Telecom Italia svolte in questi mesi, l'Autorità ha riscontrato alcune criticità in relazione a due profili di tutela previsti dalla normativa: l'esaustiva e trasparente informazione resa alla clientela, anche al fine di garantire un corretto esercizio del diritto di recesso; la tutela del diritto di scelta per gli utenti che utilizzano il cosiddetto servizio universale, in sostanza quei clienti che hanno attivo il servizio di connessione alla rete di comunicazione pubblica in postazione fissa e che non hanno attivato in passato offerte tariffarie aggiuntive rispetto a tale servizio".

Il comunicato dell'Agicom continua poi spiegando che il richiamo alla maggiore trasparenza e ampiezza dell'informazione è un principio di tutela dei consumatori, da rispettare in caso di proposta di modifica delle offerte commerciali. "La tutela di quei consumatori che dalla connessione alla linea rtg passerebbero all'offerta ‘tutto voce' ha portato l'autorità ha rilevare l'assenza di un espresso consenso da parte del consumatore, elemento ritenuto critico anche per gli effetti sui livelli di spesa mensile derivanti dal passaggio ad un servizio ulteriore rispetto al servizio base di collegamento alla rete" conclude la nota "Per questi motivi è stato adottato un provvedimento di diffida verso la società Telecom Italia al rispetto degli articoli 53, 54, 70 e 71 del codice delle comunicazioni elettroniche".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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