Telegram diventa a pagamento, ma solo in questo caso
La piattaforma di messaggistica Telegram ha sempre rivaleggiato con WhatsApp introducendo caratteristiche all'avanguardia che poi gli sviluppatori del gruppo Meta hanno preso a ispirazione per portarle anche all'interno della loro app. L'ultima novità in arrivo però si discosta radicalmente dalla strada percorsa da WhatsApp: si tratta di un servizio di distribuzione pubblicitaria dedicato ai canali Telegram, che già da queste ore sta distribuendo annunci mirati senza però intaccare le chat singole né quelle di gruppo.
Come funzionano le pubblicità su Telegram
Da un certo punto di vista la novità non dovrebbe avere un impatto devastante sull'esperienza d'uso dell'app da parte della maggior parte delle persone. Secondo quanto specificato dal fondatore dell'app Pavel Durov, le pubblicità appariranno solamente all'interno di grandi canali seguiti da più di mille persone, dove prima lo stesso tipo di attività veniva magari condotto in modo "artigianale" dagli amministratori utilizzando dei bot: in questi spazi da ora in poi gli inserzionisti potranno inserirsi con annunci che appariranno di quando in quando a margine delle normali comunicazioni. Tutte le altre sezioni dell'app rimarranno immutate.
Privacy salvaguardata
La privacy non è a rischio, perché gli annunci non funzioneranno come sulle piattaforme di Meta o Google. Telegram non sfrutta cioè le attività degli utenti per profilarli e offrire alle aziende di raggiungere le persone più in linea con il loro target ideale, bensì dà a queste ultime solo la possibilità di scegliere i canali presso i quali mostrarsi. Un gruppo interessato a promuovere criptovalute farà ad esempio capolino nei canali che trattano di questo argomento, raggiungendo utenti già interessati al tema senza bisogno che i loro profili vengano messi a disposizione.
La versione a pagamento
Durov ha annunciato inoltre di voler introdurre entro fine mese alcune opzioni per permettere agli utenti di non essere bersagliati da alcun tipo di pubblicità ufficiale. La prima è un abbonamento periodico, che il fondatore ha anticipato sarà a buon mercato; la seconda è un filtro pubblicitario dedicato ai gestori dei canali, che pagando una somma ancora non dichiarata potranno "proteggere" il loro canale dalle inserzioni, offrendo ai loro utenti un'esperienza d'uso migliore e fare di questa caratteristica un differenziatore nei confronti di canali concorrenti.