In alcuni documenti depositati in tribunale dall'azienda, il capo della sicurezza di TikTok ha spiegato che il Dipartimento del commercio degli Stati Uniti non ha compreso come l'app immagazzina e tiene al sicuro i dati degli utenti, sottolineando che i server e i codici dell'applicazione sono completamente separati da ByteDance e dalla versione cinese del social network, Douyin. Lo rivelano alcuni documenti inviati da Roland Cloutier, capo della sicurezza, in vista della prossima udienza davanti al tribunale distrettuale.
Secondo Cloutier, una nota del Dipartimento inviata lo scorso settembre per sottolineare alcuni dubbi sulla sicurezza dell'app sarebbe imprecisa nel definire TikTok un tutt'uno con la versione cinese dell'app e con i sistemi di ByteDance. Il fatto che alcune funzionalità come il salvataggio dei dati, il management interno e gli algoritmi siano parzialmente condivisi tra i prodotti di ByteDance non sarebbe vero, secondo Cloutier. Anche sulla posizione dei server il Dipartimento USA avrebbe indicato elementi non veritieri: secondo il Governo l'azienda utilizzerebbe server di Alibaba Cloud a Singapore e di China Unicom Americas (CUA) negli USA, ma TikTok utilizza solamente spazi forniti da CUA su territorio americano che ospitano server di proprietà di TikTok protetti da una gabbia.
Questo significa che l'azienda che fornisce all'app lo spazio dove posizionare i server non ha accesso ai dati degli utenti, che sono comunque criptati e spezzati su differenti macchine. Inoltre, nei documenti Cloutier spiega che il codice sorgente obsoleto caratterizzato da indirizzi IP cinesi è stato eliminato dalle vecchie versioni di TikTok e che l'azienda non risponderebbe a una richiesta di dati su utenti americani inviata dal Governo cinese. La prossima udienza sul caso è attesa per il prossimo 4 novembre.