TikTok ti dirà per quale motivo ha rimosso i tuoi video
Una delle situazioni più frustranti per un utente di TikTok è senza dubbio quella di vedersi rimuovere un video caricato sulla piattaforma. L'app si limita a comunicare l'operazione senza però dare alcuna spiegazione sulle motivazioni che hanno portato al provvedimento, e dunque senza far capire agli utenti come fare per evitare di ricadere nello stesso errore in futuro. Da oggi però le cose cambieranno, e ogni volta che TikTok rimuoverà un video dal profilo di un utente comunicherà in privato a quest'ultimo le ragioni che hanno potrato gli algoritmi o il team di moderatori alla decisione fatidica.
Lo ha comunicato TikTok con un intervento sul suo blog nel quale afferma che l'obbiettivo della novità è "ridurre i malintesi inerenti la rimozione dei contenuti, rafforzando la trasparenza e incrementando la conoscenza" delle linee guida per la pubblicazione dei contenuti sulla piattaforma. Già in questi giorni sotto alle notifiche di rimozione dei video apparirà dunque una motivazione generica che farà riferimento alla norma violata.
Nell'esempio riportato da TikTok, se una clip viene rimossa per aver infranto le regole sulla "Tutela dei minorenni", un collegamento rimanda all'apposita sezione delle linee guida, che l'utente potrà ripassare per capire dove ha sbagliato. Resta ovviamente a disposizione la possibilità di presentare ricorso, per invitare i moderatori a riprendere in considerazone la decisione di rimuovere il contenuto; grazie alle informazioni aggiuntive allegate alle notifiche però, gli utenti avranno finalmente un'idea più chiara del motivo per cui stanno protestando.
Il nuovo approccio non è diverso da quello già impiegato da tempo da molti social e piattaforme di condivisione, e nelle prove effettuate da TikTok ha già portato dei benefici. Il numero di violazioni reiterate si è ridotto, sono aumentate le visite alla pagina delle linee guida ed è diminuita del 14 percento la quantità di ricorsi inoltrata dagli utenti — segno che in molti casi si trattava di iscritti che volevano semplicemente sapere quale violazione avessero commesso.