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Torna la truffa dei finti buoni Decathlon, attenzione agli annunci sponsorizzati su Facebook

Una serie di annunci sponsorizzati sta diffondendosi su Facebook in queste ore rischiando di trarre in inganno numerosi utenti. Le pagine che li pubblicano si fingono la nota catena di negozi e l’immagine del profilo, unita al marchio di sponsorizzazione del post, può indurre a credere che il mittente sia legittimo.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Gli utenti di Facebook appassionati di sport sono gli ultimi bersagli di una nuova campagna di truffe che sfrutta il marchio Decathlon. Le segnalazioni stanno emergendo online sullo stesso social network, da parte di utenti che sono stati raggiunti da annunci sponsorizzati, tutti provenienti da finti account che si spacciano per la catena di negozi sportivi e che chiedono la stessa cosa: di cliccare su un link per ricevere buoni sconto per i prodotti.

Il contenuto dell'annuncio

Il testo del messaggio recita: "Decathlon celebra il suo 28° anniversario in Italia. Siamo lieti di annunciare che Decathlon ha 28 anni in Italia. In questo momento felice, stiamo regalando buoni Decathlon. Basta registrarsi qui e ricevere un coupon". In allegato è presente il link da seguire, mentre l'intestazione del messaggio è ancora più allettante, e promette buoni fino a 1.000 euro per famiglia. Il mittente invece sono finte pagine denominate Decathlon Italia, che in alcuni casi si possono riconoscere per la presenza di un underscore o di un punto tra le due parole.

Ovviamente nell'annuncio non c'è nulla di vero: la pagina da visitare per registrarsi ha il solo scopo di collezionare le informazioni personali delle vittime per poi utilizzarle per impersonarle presso altri siti, come in qualunque truffa di phishing. Del resto il raggiro non è inedito e Decathlon finisce spesso vittima inconsapevole della sua stessa popolarità: il marchio è conosciuto e apprezzato, e i truffatori lo sfruttano sia per infondere fiducia nelle potenziali vittime, sia perché la categoria merceologica dei beni che commercializza è mediamente tra le più apprezzate.

Raggiro sponsorizzato

Il problema è che gli annunci truffaldini sono sponsorizzati: qualcuno insomma ha pagato per diffonderli a un pubblico che non segue le pagine che li hanno generati; Facebook ha accettato quel denaro e in cambio ha permesso al raggiro di diffondersi. Ovviamente il social non costituisce una parte attiva della truffa — anzi impiega un sistema di controllo per impedire abusi di questo genere — ma evidentemente la soluzione scelta per vagliare le inserzioni è tarata su parametri troppo permissivi. Le pagine "Decathlon Italia" truffaldine infatti da una parte ricreano l'estetica delle pagine ufficiali della catena, ma d'altro canto sono tutte state create poche ore prima l'inizio delle segnalazioni, segno che le protezioni anti truffa di Facebook sono relativamente semplici da sviare e che il meccanismo è probabilmente replicabile all'infinito non appena il social dovesse accorgersi dell'illecito.

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